“Spero che A volo d’angelo porti uno sprazzo di luce alle loro vite ombrose” dice Tjuna Notarbartolo, l’autrice del libro “A volo d’angelo” (Felici editore) a proposito degli incontri che sta tenendo con i ragazzi reclusi nell’Istituto di Pena Minorile di Nisida. La scrittrice del libro che fa bene all’anima, il libro ideale per chi ha bisogno di trovare dentro di sé la forza per andare verso nuove occasioni, che, se lo si vuole, ci sono sempre, porta avanti un lavoro di discussione e di crescita con questi ragazzi difficili, nell’ambito di un progetto più ampio coordinato dalla professoressa Maria Franco all’interno del Carcere diretto da Gian Luca Guida.

I ragazzi le rispondono bene, reagiscono elaborando visioni proprie, che vanno al di là delle loro esperienze estreme. Quei ragazzi, che, più di altri, hanno bisogno di sogni e devono imparare di nuovo a credere in se stessi e nella vita. “A volo d’angelo” può essere per loro un ottimo volano.
“A guardare quei ragazzi cattivi –racconta la Notarbartolo-, a sentirli così disperati, pensando alle loro storie di degrado sociale e familiare, non potevo fare a meno di pensare al fatto che i veri scellerati sono i politici, che sprecano risorse che basterebbero a far riprendere il paese. Quanti posti di lavoro con lo stipendio di un parlamentare? Quanti posti di lavoro invece delle spese di un singolo consigliere della Regione Lazio? Quanti interventi nel sociale, culturali, che servono a nutrire le coscienze e gli spiriti, invece di stipendi e prebende degli amministratori della Regione Campania?”.
La prossima presentazione pubblica di “A volo d’angelo”, invece, sarà l’8 ottobre alle 18,00 presso la libreria Feltrinelli di via San Tommaso d’Aquino. Accanto a Tjuna Notarbartolo ci saranno Enzo Colimoro, Ornella Della Libera, Bruna Mancini e Donatella Trotta.

«Vuoi volare, uomo? Vuoi le ali? Ti presto le mie, ti porto con me per un po’».
“A volo d’angelo” pubblicato dalla casa editrice Felici, di Pisa, e distribuito nazionalmente dalla PDE, è la storia di un viaggio allegorico. Il viaggio di un uccello fantastico e di un uomo libero. Un percorso narrativo semplice e simbolico, che ha con la realtà un rapporto di favola rivelatrice.
Un’avventura sorprendente e inconsueta che racconta di trasformazioni e lotte, capacità di scelta e prove di tenacia. I due protagonisti si muovono su strade parallele per raggiungere la strana meta che si sono prefissi.
È un libro sulla memoria, quella profonda e quella di superficie. Sulla forza di volontà, sulla fatalità dei percorsi, ma anche sulle possibilità di guidare il proprio destino.
Un romanzo laico ed agevole, ma che porta alla riscoperta del senso del sacro che è nella mente e nel corpo di ogni essere vivente.
Un libro luminoso che è nutrito e nutre le forze positive che sono in molte persone e che, nonostante tutto, agitano e possono muovere la nostra epoca, perché, come dice uno dei personaggi: il nostro universo sarà ciò che riusciremo ad immaginare.
Un lungo racconto nel genere fantasy, mistico, che riproduce e trasmette una grande energia. Un storia incantata capace di tirare fuori da ogni lettore il meglio di sé. (https://www.facebook.com/pages/Tjuna-Notarbartolo/233934423303369?ref=hl)

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