Abbiamo precedentemente visto quanto siano inesatti certi luoghi comuni che, spesso, si rivelano delle vere e proprie leggende metropolitane. Infatti, coloro che immaginano che la bella stagione sia un periodo dove le muffe non si originano e non si sviluppino, commettono un grave errore di valutazione.

Il problema è quello che non si tiene in considerazione il tasso di umidità presente nell’aria anche durante l’estate che se va dal 75 al 95% sviluppa la muffa in modo esponenziale per via delle spore presenti nell’aria che, al contrario, possono provocare uno sviluppo di questi batteri nocivi. Solitamente, ignorando le specifiche legate alla tematica della muffa, sono ricorrenti tre errori che è meglio evitare di fare.

Nello specifico ecco i tre sbagli più frequenti che si commettono in estate a proposito di muffa

Il primo errore che si commette inavvertitamente lo possono fare solo coloro che hanno un condizionatore. Metterli in funzione senza aver prima lavato accuratamente il filtro che hanno, significa spargere nell’aria che si respira non solo polvere, muffe e batteri. Questo significa che si ‘concima’ l’ambiente circostante con microbi capaci di originare e alimentare colonie di muffa che possono depositarsi su pareti e arredi. E’ buona norma quella di lavare e sanificare il filtro presente nel condizionatore (sia in quelli portabili che negli split fissi) assicurandosi che l’involucro interno sia totalmente integro e, laddove presentasse dei fori o il tessuto fosse talmente rarefatto da apparire quasi inesistente, sostituirlo addirittura. E’ anche un processo necessario per permettere al climatizzatore di essere al pieno della sua funzionalità. Un secondo errore è quello di pensare che il problema della muffa si risolva solamente aprendo le finestre per areare gli ambienti approfittando del clima estivo. Purtroppo le colonie di questi batteri penetrano in profondità e non è così semplice eliminarle senza utilizzare degli specifici prodotti antimuffa naturale.

Il terzo errore è quello di tinteggiare le pareti che la muffa ha contaminato rendendole anti estetiche. Molti credono che sia sufficiente una scartavetrata che elimini il precedente intonaco per aver debellato la muffa ma non è così.

Come comportarsi

Per eliminare in modo radicale questo problema è necessario affidarsi a dei qualificati > capaci di agire in profondità per raggiungere ogni singolo batterio. Ad esempio come muffaway®-BOX una pratica confezione che include tutto il necessario sia per eliminare la muffa presente che per evitarne la sua ricomparsa.

E’ questo un antimuffa naturale totalmente ecologico e privo di cloro. Facile da adoperare seguendo le istruzioni, viene usata per bonificare la zone dove sono presenti delle colonie di muffa prima di tinteggiare nuovamente le pareti con una pittura traspirante come muffaway® PITTURA ANTIMUFFA che non contiene alcun solvente e che ha una base di componenti minerali.

In questo modo è possibile rimuovere qualsiasi tipo di muffa e di donare alla propria casa un ambiente incontaminato e, soprattutto, sanificato con totale beneficio della propria salute.

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