Si è tenuta il 16 febbraio a Bouznika una sessione di lavoro durante la quale sono state presentate le linee principali del nuovo progetto di carta degli investimenti. Il progetto di carta prevede di aumentare la quota degli investimenti privati ​​a due terzi degli investimenti totali entro il 2035.

Questa sessione di lavoro fa seguito alle linee guida reali contenute nel discorso di apertura del Parlamento, nel quale si è chiesta l’adozione, quanto prima, di una nuova carta degli investimenti competitivi.

Il nuovo progetto, in linea con lo spirito e l’ambizione del Nuovo Modello di Sviluppo, si pone l’obiettivo di invertire l’attuale tendenza in cui gli investimenti privati ​​rappresentano solo quasi un terzo dell’investimento totale, mentre gli investimenti pubblici rappresentano i due terzi. Prevede quindi di aumentare la quota degli investimenti privati ​​a due terzi degli investimenti totali entro il 2035.

I principali obiettivi assegnati alla nuova Carta degli investimenti sono la creazione di posti di lavoro, la promozione di uno sviluppo territoriale equo e la definizione delle priorità dei settori in crescita per l’economia nazionale.

A tal fine, la bozza della nuova Carta prevede in particolare un principale meccanismo di supporto costituito da: premi comuni, a sostegno degli investimenti in linea con le Linee Guida Reali, gli obiettivi del Nuovo Modello di Sviluppo e le priorità fissate dal Governo; un bonus territoriale aggiuntivo, volto a favorire gli investimenti nelle province meno favorite; un bonus settoriale aggiuntivo, che concede incentivi per rilanciare i settori promettenti.

Il progetto prevede inoltre misure esclusive di sostegno a progetti di natura strategica come le industrie della difesa o l’industria farmaceutica, nell’ambito della Commissione Nazionale per gli Investimenti, nonché uno specifico meccanismo di sostegno destinato a piccoli, piccoli e medi imprese, oltre a un dispositivo per lo sviluppo degli investimenti marocchini all’estero.

Il re del Marocco ha elogiato il governo per il lavoro svolto e ha dato le sue istruzioni per la preparazione dei dettagli di attuazione della nuova carta degli investimenti. Ha anche insistito sul ruolo che il settore privato nazionale dovrebbe giocare in questo progetto, invitando il governo a coinvolgere attivamente gli operatori privati, tra cui il CGEM e il GPBM, nel processo di attuazione della Carta.