Di fronte all’atteggiamento dei suoi avversari a Guerguerat, il Marocco si è opposto con serena fermezza

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha inviato alla nazione un messaggio di fermezza in un discorso tenuto in occasione del 45° anniversario della Marcia Verde, in un momento di tensioni con il suo vicino algerino.

Un messaggio di fermezza di fronte alle “provocazioni e manovre disperate” esercitate dagli avversari del Marocco a El Guerguerat. “Il Marocco resterà fermo sulle sue posizioni e non si lascerà piegare da sterili provocazioni e manovre disperate di altre parti”, ha affermato il sovrano in questo discorso.

Il re ha sottolineato che “è evidente che il consumato declino delle loro tesi superate li ha fatti cadere nel tipico scenario di una corsa a capofitto”. In questo discorso, secondo diversi analisti, il monarca ha inviato un messaggio saggio, responsabile e fermo, invitando l’ONU e la missione MINURSO a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco.

“Ribadiamo il nostro categorico rifiuto delle azioni inaccettabili con le quali si cerca di ostacolare il flusso dei traffici tra il Marocco e la Mauritania, di alterare lo statuto giuridico e storico che prevale a est del muro di sicurezza o addirittura di impegnarsi in uno sfruttamento illegittimo delle risorse della regione”.

Un linguaggio chiaro ed esplicito di fermezza, in questo discorso reale, che, secondo gli analisti politici, significa che ogni tentativo di minare il Marocco e i suoi interessi sarà “combattuto” con il massimo rigore. Il capo di Stato marocchino ha sottolineato il sostegno della Comunità internazionale per una soluzione realistica al conflitto del Sahara.

Il re Mohammed VI ha aggiunto che il Marocco, fedele a se stesso, non si allontanerà dal buon senso e dalla saggezza a cui è abituato.

“Il Regno si opporrà agli abusi che cercano di minare la sicurezza e la stabilità delle sue Province meridionali e il Marocco è convinto che le Nazioni Unite e la MINURSO continueranno ad adempiere al loro dovere nel garantire che il cessate il fuoco è preservato nell’area”.

Secondo il politologo Moussaoui Ajlaoui il sovrano ha chiaramente inteso che il Marocco non sarà influenzato dalle provocazioni in termini di fermezza e si tiene pronto ad ogni scenario se queste azioni non cessano del tutto.