Se l’Italia è mafiosamente e cattolicamente arretrata sulla questione delle droghe leggere, gli Stati Uniti si mostrano tolleranti e si aprono ai cannabinoidi, alla faccia del cartello messicano.

Insieme allo stato di Washington, il Colorado permette la vendita, il consumo e la produzione di marijuana, sottraendo al mercato nero i soldi delle tasse. Una mossa importante per la medicina, per l’economia e per una quieta convivenza tra bigotti e fattoni. È consentito fumare, coltivare e regalare un mazzo di erba alla propria fidanzata, tuttavia la legge non autorizza lo spandersi dell’odore di marijuana e punisce i trasgressori con sanzioni pecuniarie e l’obbligo di arbre magique al posto della cravatta.

C’è poco da scherzare con i rappresentanti delle pubbliche emanazioni, che hanno schierato un nuovo vigilante, il “nose-ranger”. Il Robocop dell’olfatto è un agente di polizia dotato di uno strumento in grado di riconoscere le puzze che aleggiano nel vicinato e di tracciare una mappa dei fetori criminali. L’utilissimo “nasal-ranger”, che sembra fatto da Archimede, ha un raggio d’azione di circa 600 metri e l’Accademia di Polizia di Denver ha già addestrato i suoi uomini a indossarlo senza ridere. I vicini con la puzza al naso hanno un nuovo difensore dal cyborg-fiuto, ma i coltivatori si sono già armati di ventaglio per allontanare i sospetti.

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