Il giorno dopo il naufragio le condizioni meteo impediscono le ricerche di altri superstiti. Al momento i morti sono 111, metà sono donne e bambini tra uno e sei anni.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha chiesto una modifica al regolamento di Dublino che è l’accordo internazionale che carica troppo sui Paesi di primo ingresso il peso dell’immigrazione e di assegnare a Lampedusa il premio Nobel per la pace.
Di nobel per la pace a Lampedusa se ne era già parlato durante la conferenza delle avvocature a Taormina dal 6 all’8 settembre, prima ancora dell’ultima tragedia e oggi il Cnf ha ribadito il suo impegno a favore di azioni concrete volte a trovare una soluzione al problema.
Il Consiglio nazionale forense rende noto che “L’ Avvocatura  partecipa  alla giornata di lutto nazionale proclamato a seguito della grave tragedia umana che ha colpito centinaia di migranti, tra cui donne e bambini, annegati nel mare di Lampedusa. Ancora una volta persone senza patria e senza mezzi hanno sfidato la morte in cerca di una speranza di vita. Molti hanno dovuto soccombere.
Il miraggio di un approdo ha trasformato Lampedusa nella terra promessa.  
Il CNF ha sostenuto la proposta della Regione Sicilia di riconoscere Lampedusa come terra di accoglienza e di sacrificio, di pace e di salvezza,  ha ribadito l’urgenza di riformare la legislazione nazionale in materia, ha sottolineato la necessità di una soluzione politica ed economica corale, in cooperazione con gli altri Paesi del Mediterraneo e in particolare  con le istituzioni dell’ Unione Europea, per migliorare le condizioni di vita nelle regioni di emigrazione e le condizioni di accoglienza in quelle di immigrazione.  
La tutela dei diritti umani, il sostegno dei più deboli,  l’inserimento nel tessuto sociale sono obiettivi che non si possono più ignorare:  gli avvocati,  custodi dei diritti,  si pongono con impegno  al servizio delle istituzioni e del Paese perché  i doveri di solidarietà previsti dalla Costituzione siano effettivamente osservati  e i sentimenti di commozione e di compassione  ispirati da questa tragedia umana si  trasformino  in azioni concrete  dei Paesi democratici, ai quali i migranti guardano con speranza”. 

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