La Camera ha approvato la proposta di legge in materia di finanziamento dei partiti e movimenti politici che interviene sulla disciplina dei rimborsi elettorali e introduce nuove disposizioni in materia di controllo dei bilanci dei partiti, con l’obiettivo di garantire la trasparenza e la correttezza della gestione contabile.
Il provvedimento, contestato da chi voleva la cancellazione totale, come l’Italia dei valori, e trasversalmente un po’ da tutti, adesso passa all’esame del Senato.
Queste le principali novità:

Riduzione dei rimborsi. I contributi a carico dello Stato in favore dei partiti politici sono ridotti del 50% (anche per quelli in corso di liquidazione).

Cofinanzamento. Viene modificato il sistema di contribuzione pubblica alla politica: il 70% del fondo a favore dei partiti continua ad essere erogato a titolo di rimborso per le spese sostenute in occasione delle elezioni, il restante 30% è legato alla capacità di autofinanziamento del partito ed è erogato in maniera proporzionale alle quote associative e ai finanziamenti privati raccolti.

Controlli e sanzioni. Si prevede l’obbligo di sottoporre i bilanci dei partiti al giudizio di società di revisione iscritte nell’albo della CONSOB. Il controllo dei bilanci è affidato ad una Commissione di nuova istituzione composta da 5 magistrati designati dai veritici delle massime magistrature (Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei conti). E’ previsto un articolato sistema di sanzioni che possono arrivare anche alla decurtazione dell’intero importo dei contributi nel caso di mancata presentazione del bilancio.

Trasparenza. I documenti di bilancio sono pubblicati (anche in formato open data) sul sito internet del partito o del movimento e in apposita sezione del sito della Camera. Viene ridotto l’importo (da 50 mila a 5 mila euro) al di sopra del quale è necessario dichiarare pubblicamente i contributi dei privati ai partiti.

Detrazioni fiscali. La detrazione dall’imposta delle erogazioni liberali ai partiti, ora al 19%, passa al 26% e viene abbassato (a 10.000 euro) il limite massimo dell’importo detraibile.

Limiti di spesa per le elezioni europee. Viene fissato un tetto di spesa delle campagne elettorali anche per le elezioni europee, analogamente a quanto avviene per le elezioni politiche e regionali.

Delega. Il Governo è delegato ad emanare un testo unico che raccolga tutte le disposizioni in materia di finanziamentio della politica, nonché un decreto legislativo che armonizzi il regime delle detrazioni fiscali delle ONLUS con quello introdotto dalla proposta di legge per i partiti.

Si ricorda, che la I Commissione della Camera sta esaminando una serie di proposte di legge in tema di disciplina dei partiti politici, in attuazione dell’art. 49 della Costituzione, alcune delle quali affrontano anche la materia del finanziamento della politica (A.C. 244 e abb.). Nella seduta del 9 maggio 2012 la Commisisone ha adottato il testo unificato eleborato dal relatore che costituirà la base per il seguito della discussione.

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