Il Falanghina è un vino bianco molto antico, tipicamente campano, originario delle zone dei Campi Flegrei e delle pendici del Taburno.

Oggi occupa circa il 5% della superficie vitata della regione ed è coltivato soprattutto nella provincia di Benevento, dove dà i risultati migliori, in quella di Caserta, tutelato con la Doc Falerno del Massico, e di Napoli, con la denominazione Campi Flegrei, molto caratterizzata, quest’ultima, dai terreni di origine vulcanica. Probabilmente coltivato in Campania fin dai tempi dei Romani, il Falanghina è citato per la prima volta in scritti di metà Ottocento.

Incerte le origini del nome: secondo alcuni sarebbe da riferire alla zona di Falerno, l’antico Ager Falernus oggi in provincia di Caserta, secondo altri, invece, al termine “falanga” o “falange”, cioè un grande palo di legno usato come sostegno della vite.

 

La pianta ha foglia piccola o media, cuneiforme, trilobata; il grappolo è lungo, cilindrico o conico, di media grandezza, compatto e con acini medi, di forma sferoidale e buccia spessa. Il vitigno si adatta bene ad ogni tipo di terreno, anche fertile, ma predilige le zone collinari con clima caldo e asciutto.

 

Il vino ha colore giallo paglierino, con intensi profumi fruttati e floreali, che spaziano dal sambuco al biancospino, dall’albicocca alla mela verde e alla banana. All’assaggio è ampio, molto fresco, sapido e acquisisce struttura e complessità con un breve passaggio in legno, anche se le versioni che fanno solo acciaio rimangono le più caratteristiche.

Il Falanghina è un vino da bere giovane, adattissimo al consumo quotidiano anche per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, che si abbina a una grande quantità di piatti, soprattutto a base di pesce. Servito a una temperatura di 9, 10°, si sposa a frutti di mare anche crudi, crostacei, pesce alla griglia o in salsa, triglie fritte. Consigliato anche come aperitivo, soprattutto nella versione spumantizzata, accompagna bene anche antipasti leggeri, carni bianche, formaggi freschi a pasta morbida e la mozzarella di bufala.

Il Falanghina passito, invece, è ottimo come vino da meditazione o abbinato a pasticceria secca e formaggi stagionati.

I produttori consigliati
Caputalbus Azienda Agricola
Doc Taburno Falanghina Dies Irae, Falanghina 100%, venduto in loco a 5,70 euro.
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in cantina.
Via Piana, Ponte (BN), Tel. 0824.876446, www.caputalbus.it

Ocone Agricola del Monte
Doc Falanghina del Sannio Flora, Falanghina 100%, venduto in loco a circa 6 euro
Doc Falanghina del Sannio Vigna del Monaco, Falanghina 100%, venduto in loco a circa 8,35 euro
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in cantina.
Via Monte, Loc. Madonnella 56, Ponte (BN) Tel.0824.874040, www.oconevini.it

Oppida Aminea – Azienda Agricola Fratelli Muratori
Doc Falanghina del Sannio Caracena, Falanghina 100%, venduto in loco a 11 euro
La cantina di Benevento non è ancora ultimata: il Falanghina si può acquistare direttamente online sul sito www.arcipelagomuratori.it oppure ad Adro, in Franciacorta, presso l’azienda Villa Crespia, parte del gruppo.

Fattoria La Rivolta
Doc Falanghina del Sannio, Falanghina 100%, venduto in loco a 7 euro
Contrada Rivolta, Torrecuso (BN)
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in cantina.
Per chi vuole pernottare in zona è disponile il B&B Le Vigne con camere doppie a 70 euro.
Tel. 0824.872921, www.fattorialarivolta.com

Corte Normanna
Doc Falanghina del Sannio, Falanghina 100%, venduto in loco a 5,50 euro
Doc Sannio Falanghina Passito Porta dell’Olmo, Falanghina 100%, venduto in loco a 12 euro.
Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in cantina.
Loc. Sapenzie 20, Guardia Sanframondi (BN)
Tel. 0824.817004, www.cortenormanna.it

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