Il Sangiovese è il vitigno più coltivato d’Italia. I suoi numeri sono impressionanti. Cresce in 17 regioni su 20 e compare, in purezza o in blend, in oltre 150 tra Docg e Doc. E’ coltivato anche fuori dai confini nazionali, dove raggiunge discreti risultati soprattutto in California.
Ma siamo ancora lontani dall’eccellenza di casa nostra, soprattutto se pensiamo alla Toscana, sua patria d’elezione, e al vino più famoso fatto con il Sangiovese, il Brunello di Montalcino.
Il merito dell’invenzione del Brunello, così come lo conosciamo oggi, va alla famiglia Biondi Santi, il cui Brunello Riserva del 1955 è considerato uno dei migliori vini al mondo di tutti i tempi.
Il Sangiovese non è un vitigno di facile gestione; matura tardi, tende a produrre troppo a discapito della qualità e per dare il meglio ha bisogno di insolazione, microclima e altitudine perfetti. Una volta in cantina, la situazione non migliora perché gli antociani sono di difficile estrazione e i vinaccioli “verdissimi”, fatti che hanno indotto alcuni produttori ad aggiungere un po’ di cabernet, merlot o syrah per migliorare (leggi ammorbidire) il risultato finale e rendere appetibili i vini già a pochi anni della vendemmia.
Questa scorciatoia sta alla base dell’ormai celebre “scandalo del Brunello” avvenuto nel 2008, quando la Guardia di Finanza ha setacciato le cantine di alcuni grandi produttori riscontrando irregolarità varie e bloccando migliaia di bottiglie. Il disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino, vino tutelato con la Docg dal 1980, prevede infatti che si imbottigli solo Sangiovese in purezza e per la precisione il biotipo di Sangiovese grosso, localmente chiamato Brunello.
La produzione massima di uva per ettaro deve essere inferiore agli 80 quintali e il vino può essere messo in commercio solo il primo gennaio del quinto anno dopo la vendemmia (periodo che sale a sei anni per la tipologia Riserva) e dopo essere stato affinato almeno per due anni in botti di legno e quattro mesi in bottiglia. Attualmente si producono quasi 10 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino all’anno, di cui più o meno il 70% sono destinate all’esportazione.
Il Brunello di Montalcino ha colore rosso rubino intenso tendente al granato con l’invecchiamento, profumo caratteristico e intenso, ampio ed etereo, con sentori di sottobosco e leggera vaniglia. All’assaggio è corposo ed elegante, armonico e asciutta con una lunghissima persistenza.
A tavola va servito in bicchieri ampi, a una temperatura di 18-20°; si abbina a formaggi stagionati, carni rosse, selvaggina da penna e da pelo e condimenti a base di funghi porcini e tartufo. Il Brunello di Montalcino è un vino molto longevo che, a seconda dell’annata e dello stato di conservazione della bottiglia, può durare anche un secolo. Se avete la fortuna di bere una bottiglia molto vecchia, il consiglio è quello di non scaraffare il vino, come molti dicono.
Molto meglio aprire la bottiglia ore prima (almeno otto ore) avendo cura di rimuovere il vino che sta nel collo, più o meno un terzo di bicchiere. Infine, se vi volete regalare una bottiglia di Brunello da fare invecchiare nella vostra cantina, puntate sull’annata 2006: è stata ottima e si trova in commercio ancora a prezzi più che ragionevoli.  

I produttori consigliati
Franco Biondi Santi – Tenuta il Greppo Brunello di Montalcino 2007 Docg, 100% Sangiovese, venduto in loco a 86 euro. Brunello di Montalcino Riserva 2006 Docg, 100% Sangiovese, venduto in loco a 440 euro. Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in azienda. Villa Greppo 183, Montalcino (SI), tel. 0577.848087 www.biondisanti.it   Col d’Orcia Brunello di Montalcino 2008 Docg, 100% Sangiovese, venduto in loco a 25 euro. Brunello di Montalcino Poggio al Vento 2004 Docg, 100% Sangiovese, venduto in loco a 60 euro. Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in azienda. Via Giunchetti, Montalcino (SI), tel. 0577.80891, www.coldorcia.it   Tenuta Poggio di Sotto Brunello di Montalcino 2007 Docg, 100% Sangiovese, venduto in loco a 92 euro. Brunello di Montalcino Riserva 2006 Docg, 100% Sangiovese, venduto in loco a 131 euro. Su prenotazione è possibile fare visite e degustazioni in azienda. loc. Poggio di Sotto, Castelnuovo dell’Abate (SI), tel. 0577.835502 , www.collemassari.it

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