Egregio Presidente,
“aridatece er puzzone” gridavano i romani esasperati, nel giugno del 1944, invocando il ritorno di Mussolini, di fronte allo spettacolo ridicolo di alcune epurazioni di presunti collaborazionisti, come il tenore Beniamino Gigli.

Il fascismo e la guerra avevano lasciato solo macerie, miseria e fame. Poco importava ai romani, da sempre dotati di ironia e senso pratico, di consumare antiche vendette. Volevano pane, volevano lavoro, volevano la soluzione dei loro problemi. Proprio come oggi. Sono ormai due anni che Berlusconi non è più al governo e da qualche mese non siede nemmeno più in Parlamento, causa la condanna definitiva per frode fiscale e la conseguente applicazione della legge Severino. Prima il delinquente era considerato la fonte di tutti i nostri mali. Sue tutte le colpe. Poi si sono succeduti il governo Monti e quello Letta-Alfano, peraltro mai eletti da alcuno ma nominati direttamente da VOI MAESTA’, ma le cose non sono migliorate, anzi. La disoccupazione è in costante aumento, così come la pressione fiscale e la chiusura delle imprese. Non parliamo poi della corruzione. Interi consigli regionali, provinciali e comunali continuano a essere indagati. Ministri della Repubblica come la Di Girolamo e la Cancellieri sono invitati a dimettersi per comportamenti eticamente riprovevoli, ma non ci pensano nemmeno perché il Parlamento, lo stesso eletto sotto Berlusconi, si badi bene, continua a salvare i propri membri.

VOI SIRE, obietterete che lo spread è sceso e la Borsa salita. Vi si potrebbe rispondere con l’indiano interpretato da GREG: ESTIQAATSI! Ma non sarebbe rispettoso. Saranno contente le banche, saranno felici gli speculatori e gli evasori che hanno il denaro per speculare. Ma i cittadini, quelli che non riescono ad arrivare a fine mese, a quelli di spread e Borsa non può importare di meno. Nei suoi nove mesi di vita il Governo Letta non ha preso un solo provvedimento che andasse nella direzione di risolvere i problemi della gente. Le cose più importanti le ha rimandate e le altre le ha risolte alla “tira a campa’!”

Poi c’è RENZI il nuovo sceriffo della città. Un “ghe pense mi” alla fiorentina, che dice tutto per non dire niente. Ma lo dice in inglese che fa più figo. Perciò, noi italiani, Vi preghiamo Eccellenza, aridatece er puzzone! Pazienza se ha una condanna definitiva sulle spalle e se ne accumulerà altre, è l’unico in grado di risolvere veramente il problema del lavoro. Almeno di chi fa satira. Non permettiamo che i vignettisti d’oltralpe ci surclassino. Non lasciamo che gli stranieri ci battano anche in questo campo. L’unico originale premier che non sa tenersi l’uccello nei pantaloni lo abbiamo noi, non lasciamocelo scappare. Non cediamo l’unico primato che avevamo in Europa a quel bruttino con gli occhiali di Hollande. Viva l’Italia! Viva il re!

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