In Francia sono stati segnalati alle autorità’ sanitarie in tutto 20 casi di donne con protesi Pip che hanno contratto il cancro. E’ quanto emerge da un nuovo bilancio reso noto oggi dall’Agenzia dei prodotti sanitari (Afssaps) e subito rimbalzato sui media internazionali. Nella lista “3 casi di linfoma, 5 di adenocarcinoma mammario, un caso di adenocarcinoma del polmone e una leucemia mieloide acuta”. Tuttavia, precisano le autorità sanitarie, nessun legame certo è stato finora stabilito fra questi tumori e il fatto che le donne in questione fossero portatrici delle protesi Pip. Nel bilancio stilato dalla sanità francese ci sono anche 1.143 casi di rottura delle protesi e 495 segnalazioni di reazioni infiammatorie. Intanto la stampa francese continua a raccogliere nuovi particolari sull’attività di Jean-Claude Mas, il fondatore della ditta Poly Implant Prothesis al centro dello scandalo. Sembra che l’imprenditore si stesse organizzando per tornare sul mercato delle protesi e, a questo fine, a giugno avrebbe creato una nuova società: la France Implant Technologie (FIT). La società appare intestata ai suoi due figli, Nicolas e Peggy Lucciardi, rispettivamente di 27 e 24 anni. L’ex patron della Pip compare come ‘consulente tecnico commerciale’ e sembra che l’azienda produrrebbe in particolare protesi mammarie low cost destinate principalmente al mercato sudamericano e cinese ma, a quanto pare, anche all’Europa. Il figlio Nicolas ha però assicurato, secondo quanto riporta ancora la stampa francese, che il progetto della nuova società non si è concretizzato ed è finito nel nulla.

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