Dopo l’intervista a Maradona, nel corso del programma televisivo “Che tempo che fa” di domenica scorsa, su Fabio Fazio, popolare conduttore televisivo, già imitatore, è arrivata una pioggia di critiche.

Maradona, infatti, che ha con Equitalia un contenzioso di 39milioni di euro, ha fatto il cosiddetto “gesto dell’ombrello”, rivolgendosi proprio a Equitalia. I detrattori del Fazio nazionale hanno subito detto che il conduttore avrebbe dovuto stigmatizzare il comportamento di “Dieguito”, anziché sorridere compiacente e compiaciuto. Ora, a parte il fatto che Fazio compiacente e compiaciuto ci è nato, è mai possibile ipotizzare che un’ameba leccaculo come Fazio poteva dire qualcosa al più grande calciatore di tutti i tempi? Vi sembra possibile che uno presenti Sanremo se ha un minimo di carattere e personalità? O che lavori in RAI per tanti anni se non è un perfetto “yes man”? Ovviamente no. E allora perché tanta meraviglia. Certo Fazio è considerato un “maitre a penser” della sinistra, ma non è un problema suo. E del resto si è visto la sinistra che fine ha fatto. Non è colpa di Fazio se prima, la sinistra, aveva Marx, Lenin e Trotsky  come punti di riferimento e adesso ha lui. E’ colpa nostra.

In primis perché lo guardiamo e in secundis (come direbbe Totò) perché ancora diamo peso a questa sinistra. Direbbe mai Fazio che Saviano è accusato di aver scopiazzato parte dei suoi libri? Direbbe mai Fazio che Maradona è un presunto evasore fiscale mentre Berlusconi, che è un accertato frodatore fiscale, siede ancora in Parlamento? Direbbe mai Fazio che questa RAI “Tarantolata” e affetta da “Gubitosi” sperpera i soldi dei contribuenti, non solo e non tanto per i suoi compensi, quanto per gli appalti esterni e le consulenze? Direbbe mai Fazio che il bravo Gianni Minà si è ormai rincoglionito ma che resta comunque un giornalista di primissimo ordine mentre lui è solo un presentatore? Mai. Fazio non direbbe mai nessuna di queste cose. Perché Fazio incarna in pieno l’italiano medio catto-comunista. Una bella facciata perbene, tante parole politically-correct e grandissime porcate sotto banco. Tanto poi c’è il “pentimento” e l’”autocritica”, la confessione mai. Maradona ha evaso il fisco? Maradona insulta Equitalia che vorrebbe recuperare il maltolto? Non importa. In fondo è il più grande calciatore di tutti i tempi. Che poi è la stessa logica secondo la quale le sentenze su Berlusconi non possono essere emesse né eseguite perché ha tanti voti. E del resto i napoletani avevano previsto tutto già quando “el pibe de oro” arrivò nella loro città. Infatti cantavano: Maradona è meglio ‘e Pelè… C’hanno fatto nu mazzo tanto pe’ l’avè. E Maradona, adesso, il mazzo gliel’ha fatto pure lui. Quando si dice l’antica saggezza partenopea!…

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