Se stai pagando un finanziamento per acquistare casa e hai della liquidità da parte che ti permetterebbe di estinguere il tuo debito con la banca prima della data di scadenza del piano di ammortamento, allora puoi richiedere la cosiddetta estinzione anticipata del mutuo. Questo ti permetterà di estinguere prima il tuo debito e di risparmiare sugli interessi non ancora maturati.

Tuttavia, su questo argomento c’è spesso molta confusione, alimentata anche dal comportamento non sempre trasparente al 100% delle banche. Per questo, oggi abbiamo deciso di parlare di come funziona l’estinzione anticipata del mutuo casa, così da aiutarti a capire bene quali sono i vantaggi, le modalità e le eventuali penali della chiusura anticipata del mutuo.

Chi può richiedere l’estinzione anticipata del mutuo?

Come dicevamo, l’estinzione anticipata del mutuo permette al mutuatario di chiudere il contratto di mutuo prima della scadenza prefissata, versando la somma residua e riducendo così anche gli interessi da pagare alla banca.

Nello specifico si tratta di un’operazione che può essere sempre richiesta, come garantito dall’art. 40, comma 1 del Testo Unico Bancario. Tuttavia, è importante sottolineare che alcuni istituti di credito non concedono la chiusura anticipata del mutuo prima di 18 mesi dall’accensione del mutuo. Si tratta di una clausola che rimane in disaccordo con la normativa ufficiale ma che a volte viene ancora richiesta dalle banche. Prima di sottoscrivere il finanziamento ricordati quindi di chiedere sempre alla banca se nel contratto sarà presente questa clausola, che deve comunque essere sempre segnalata nel contratto.

Estinzione anticipata parziale o totale: come richiederla

Una volta appurata la presenza o meno della clausola dei 18 mesi, la seconda cosa da sapere è che esistono in realtà due tipologie di estinzione anticipata del mutuo: l’estinzione parziale e quella totale.

L’estinzione parziale, si verifica quando disponi di una liquidità aggiuntiva e decidi di versare una somma extra rispetto all’importo ordinario della rata. La quota viene scalata dal capitale residuo e così facendo non devi più farti carico degli interessi su quella somma.

Questa forma di estinzione ti permette quindi di ridurre la durata complessiva del mutuo in modo proporzionale rispetto al rapporto fra quota del debito estinta e quota residua. Optando per l’estinzione totale, invece, andrai a pagare per intero il capitale residuo e a chiudere definitivamente il contratto creditizio con l’istituto bancario.

In quest’ultimo caso, per sapere a quanto ammonta la quota residua complessiva da versare dovrai richiedere alla banca il conteggio di estinzione per il quale è previsto un costo aggiuntivo. In secondo luogo dovrai versare anche gli interessi maturati nel periodo compreso fra il giorno del pagamento dell’ultima rata e il giorno in cui andrai ad estinguere il mutuo: i cosiddetti dietimi giornalieri.

Penale per estinzione anticipata del mutuo: è sempre dovuta?

Un’altra informazione importante è che grazie alla Legge Bersani, tutti coloro che hanno acceso un mutuo dopo il 2 Febbraio 2007 non devono pagare nessuna penale di estinzione anticipata. Questo a patto che tu abbia richiesto il finanziamento per l’acquisto (o la ristrutturazione) di una proprietà abitativa o adibita allo svolgimento di attività lavorative.

Nel caso in cui il mutuo sia stato stipulato prima del 2 Febbraio 2007, dovrai invece farti carico di una penale di importo variabile a seconda del tipo di tasso (fisso o variabile) e del momento in cui hai deciso di chiudere il finanziamento.

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