La crisi economica che ci ha travolto in questi anni, insieme con i progressi fatti in campo tecnologico e l’affermarsi dell’era digitale, hanno completamente trasformato il mondo del lavoro.

Se è vero, infatti, che a causa della crisi tante imprese sono fallite, tantissime attività hanno chiuso i battenti e così molti, ancora lontani dall’età pensionabile, si sono trovati senza alcuna fonte di guadagno, è anche vero che il continuo evolversi della tecnologia ha portato alla nascita di nuovi mestieri.

Tanti sono, ad esempio, i profili professionali richiesti nel mondo dell’informatica e, nello stesso tempo, tante sono le possibilità di far soldi grazie alla visibilità che internet offre; la figura classica in questo campo è quella dell’Ingegnere Informatico, il cui compito è quello di elaborare informazioni e analizzare e prevedere le problematiche derivanti dalla trasmissione di tali informazioni.
E’ richiesta sempre una laurea in Ingegneria Informatica, oppure in Ingegneria Gestionale, per il Mobile Developer, un professionista che crea software per dispositivi mobili, soprattutto per Android e iOS.
Nuove figure nate da poco nel mondo del web sono, ancora, il SEO Manager, colui che ottimizza i contenuti web per farli leggere ai motori di ricerca, o gli addetti alla Cyber Security.

Impossibile, poi, ignorare nascita e sviluppo delle nuove piattaforme informatiche: basti pensare alle ormai famose Airbnb e Uber, che secondo un articolo di Fabio Pammolli pubblicato anche sul sito del CERM (Competitività, Regole e Mercati) “ridefiniscono le funzioni e le allontanano dai modelli di organizzazione gerarchica del lavoro che hanno segnato le relazioni con il capitale in tutto il Novecento”.

Altro discorso è quello della visibilità che il mercato digitale offre: per cercare ciò di cui si ha bisogno basta un click, e vecchi lavori riprendono vita proprio grazie alla pubblicità ottenuta sfruttando internet; basti pensare al baby sitting o al sempre più diffuso dog sitting, oppure a ripetizioni private fatte online, utilizzando ad esempio Skype. Tutti mestieri che permettono di guadagnare soldi senza bisogno di grandi specializzazioni.

E proprio a proposito dei lavori oggi più richiesti che non necessitano di una laurea è una ricerca recentemente pubblicata su Il Corriere della Sera: tra questi, al primo posto per la possibilità di alti guadagni è il controllore di traffico aereo, seguito dal tutor in una società di servizi, il cui compito è quello di controllare e supervisionare il lavoro dei dipendenti che operano nella società di servizi.
Altro settore in crescita è quello della ristorazione, all’interno del quale sono molto richiesti gli chef,ma anche i Food and Beverage Managers.

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