Ancora Equitalia nel mirino delle nostre attività difensive, viste le reiterate e continue esecuzioni illegittime poste in essere dagli amministratori.
Questa volta vi devo riferire dell’ennesimo sgravio ottenuto in materia di TARSU o TIA1 o TIA 2. Come abbiamo già avuto modo di riferire in un precedente articolo (dell’8 giugno scorso, che trovate correlato a questo), tale tassa oggi non è riscuotibile da parte degli Enti locali per un vuoto legislativo.

Ad un mio cliente era stata notificata una cartella esattoriale dell’importo di 280 euro circa per la TARSU riferita all’anno 2007 da parte del Comune di Cerveteri per un immobile venduto a metà del 2005.
Ebbene, abbiamo impugnato innanzi la Commissione Tributaria competente la relativa cartella esattoriale ed iscrizione al ruolo; questo è accaduto nel mese di maggio 2012. Nel mese di settembre mi giunge in studio una raccomandata a.r. con la quale il Comune in questione aveva provveduto in autotutela ad annullare il relativo ruolo esattoriale; ciò sia per quanto riguarda la tassa dell’anno in questione, il 2007, sia per quanto riguarda le annualità successive, fino al 2011. Il Comune nella missiva inviata mi richiede altresì di depositare in Commissione Tributaria un atto formale per ottenere la dichiarazione di cessazione della materia del contendere visto lo sgravio intervenuto.
Il sottoscritto attende… e non deposita alcunché! Ed il tempo mi ha dato ragione!

Nei primi giorni del mese di ottobre 2012 al cliente giunge un’ulteriore notifica di cartella esattoriale ove Equitalia richiede il pagamento della tassa rifiuti solidi urbani dello stesso anno 2007, oggetto di sgravio come poc’anzi illustrato.
Vi rendete conto che nonostante un aggio del 9% dell’importo di riscuotere (che credetemi è veramente tanto), interessi ed ammontare delle sanzioni dovute per l’eventuale omissione del versamento, Equitalia, non lavora di fatto alcuna richiesta sia che essa provenga dal cittadino, sia che provenga dallo stesso Ente che ha richiesto la riscossione delle pretese imposte? Ormai siamo veramente alla completa illegittimità dell’operato di questi signori. Questi non sono errori! Non possono essere definiti tali! Questa è negligenza nuda e cruda!!!
Evidentemente, come il Sig. Monti insegna, le esigenze di bilanci con saldi attivi o positivi sono più importanti dell’applicazione della normativa e dei diritti dei cittadini. Esempio lampante è il percorso della Legge di Stabilità ancora al vaglio delle due Camere, ove il Sig. Presidente del Consiglio ha richiesto che le eventuali modifiche da apportare non possano in alcun modo modificare i saldi che devono rimanere degli importi sanciti, devono rimanere invariati e non possono essere oggetto di alcuna modifica.
Come al solito siamo in balia di persone che anziché operare per bene futuro di questa nostra Italia, operano per esigenze di bilanci, ovvero di dati formali che non sono supportati da alcun riferimento sostanziale e cosa ben più grave senza alcun progetto sottostante per il bene del Paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *