Dolores Valandro, Consigliere Comunale di Padova esprime il suo cordoglio per le vittime di violenza sessuale ad opera di extracomunitari con una speranza per il futuro.

Così si legge per pochi istanti sul suo profilo di Facebook: “Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna”. L’oggetto del malaugurio altri non è che il Ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge, nata in Congo e medico di professione.

Le reazioni del mondo politico a questo interrogativo dal retrogusto di istigazione a delinquere sono di sdegno e di  indignazione, in qualche caso di stupore. Tranquilli, nulla di cui preoccuparsi, la signora che sbraita sul social network appartiene alla Lega Nord. La vera assurdità è che sia stata espulsa dalle camicie muschiate subito dopo una dichiarazione perfettamente in linea con il “pensiero” del carroccio sgangherato. Stesso destino per la deputata Paola Goisis, laureata in Pedagogia, che esternò la propria opinione in questi termini: “Non abbiamo certo bisogno, noi italiani, di un ministro del Congo Belga che ci venga a insegnare come dobbiamo muoverci”. Anche lei espulsa ingiustamente, come Borghezio, autoescluso dal Parlamento Europeo per improvvise e inaspettate esternazioni discriminatorie. Le SS della Padania non dovrebbero provare imbarazzo o nascondersi di fronte alla morale razzista che fa parte del loro credo, quando proprio l’impresentabilità era uno dei punti di forza del loro leader.

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