La Confindustria critica le politiche economiche dell’Esecutivo. Secondo l’Ufficio Studi di Via Dell’Astronomia una serie di interventi legislativi ed amministrativi creerebbero valore aggiunto, posti di lavoro e profitto.

Si parla di un aumento del Pil che salirebbe di 1,9 punti percentuali in 5 anni, di 4,6 in 10 e di 20,8 in 50. 

Strano che il “governo del fare” di Renzi pensi invece ad altro, ignorando le doglianze degli industriali e del sindacato. Tante energie sprecate  in via del Nazareno a demolire la Costituzione invece di far decollare un’economia ai minimi storici. 

La ministra Guidi dica alla Boschi, affaccendata in altre faccende istituzionali,  che della riforma del senato agli italiani, come da un serio sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere della Sera, non piace nulla mentre piace questa Costituzione del ’48 nata dalla Resistenza. 

Le persone intelligenti preferiscono lo spostamento della tassazione dal lavoro al consumo: un intervento «a costo zero», piuttosto che il blasone di Palazzo Madama  ad  alcuni sindaci o boiardi di Stato, con tutto il rispetto.

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