Avere accesso ai dati CRIF registrati a proprio nome può essere utile per diversi motivi. Molto spesso, ad esempio, la visura CRIF viene richiesta da chi sospetta di poter essere stato segnalato come cattivo pagatore. Conoscere i dati sulla propria storia creditizia registrati su Eurisc, il Sistema di Informazione Creditizia gestita dal CRIF, permette infatti di sapere con certezza se si è stati segnalati o meno. In generale, per chi ha ricevuto un rifiuto in seguito ad una richiesta di mutuo o prestito, la consultazione delle informazioni contenute in Eurisc può far chiarezza sui motivi della mancata concessione del finanziamento.

In caso si scopra di aver ricevuto una segnalazione, però, non c’è molto da fare: questo perché richiedere la cancellazione al CRIF dei propri dati è possibile, sì, ma solo se si tratta di informazioni positive sulla propriaaffidabilità come debitore. Le informazioni negative invece, come appunto una segnalazione come cattivo pagatore, si estinguono solo alla scadenza dei termini stabiliti dal CRIF stessa, senza possibilità di anticipare la cancellazione. Fino a quando questa non avverrà, quindi, non si sarà considerati in possesso dei requisiti necessari per ottenere un prestito, né tantomeno per accendere un mutuo.

Ma avere accesso ai propri dati CRIF può essere utile anche se invece si ha intenzione di richiedere un finanziamento, perché permetterà di farsi un’idea sulle proprie possibilità di ottenerlo. Qualsiasi sia il motivo per cui si vogliano verificare le informazioni sulla propria posizione creditizia presso il CRIF, è bene sapere quali sono le procedure, i tempi e i costi per farlo. Ecco tutti i dettagli.

Come richiedere l’accesso ai dati CRIF

Per fare richiesta di accesso ai propri dati CRIF è necessario passare dal sito della Centrale Rischi, www.crif.it. Da qui infatti si possono scaricare gli appositi moduli di richiesta, differenziati a seconda della tipologia di esigenza. È possibile infatti anche chiedere l’aggiornamento o la modifica dei propri dati, nel caso si sia riscontrato un errore, oppure conoscere le informazioni raccolte da CRIF presso i Tribunali e gli Uffici di Pubblicità Immobiliare. Nel nostro caso, il modulo di richiesta è quello indicato con la lettera A, che permette di richiedere la visura dei dati registrati sul SIC.

Dopo aver scelto il modulo, si accederà ad una scheda in cui andranno inseriti i dati anagrafici e la modalità attraverso cui si vuole ricevere la visura. Il metodo più veloce è farsi inviare i dati via mail, ma è possibile scegliere anche il recapito per posta. A questo punto si potrà compilare il modulo di richiesta, sia online che scaricandolo in forma cartacea. Nel primo caso, l’invio al CRIF avverrà direttamente via internet; nel secondo, le opzioni disponibili per far arrivare alla Centrale Rischi la propria richiesta sono:

  • via fax (allo 051/6458940);
  • via mail all’indirizzo info.consumatori@crif.com;
  • per posta, inviando il modulo alla sede CRIF (CRIF S.p.A. Ufficio Relazioni con il pubblico, via Zanardi 41 – 40131 Bologna).

Tempi e costi dell’accesso ai dati CRIF

Una volta inviato il modulo, il CRIF garantirà una risposta entro 15 giorni, che arriverà nella modalità indicata in fase di richiesta (mail o posta). Durante questo periodo sarà sempre possibile verificare lo stato della propria richiesta attraverso la pagina dedicata sul sito CRIF.

L’accesso ai dati CRIF ha un costo variabile a seconda che si siano trovate delle informazioni sul richiedente o meno: in caso positivo – ossia se erano presenti dei dati sul SIC – il costo è di 4 euro; altrimenti – se invece non c’era nessuna informazione – si dovranno pagare 10 euro. Il pagamento dovrà avvenire entro 15 giorni dal ricevimento dei dati, recandosi in un punto vendita SisalPay oppure online tramite carta di credito.

Mettinconto di CRIF: l’accesso rapido ai dati CRIF

Per chi vuole stringere i tempi, CRIF ha ideato da poco un nuovo servizio che permette di accedere ai propri dati entro 48 ore. Si chiama Mettinconto, e in realtà è molto di più che una semplice corsia preferenziale alla visura CRIF: oltre alle informazioni presenti sul SIC, infatti, invia a chi lo utilizza anche un’analisi della sua affidabilità creditizia, consentendo di sapere in anticipo come le banche potrebbero valutare una richiesta di finanziamento.

Ma non solo: fornisce anche un calcolatore che aiuta a capire meglio quale sia il proprio equilibrio finanziario ideale, e prevede un servizio di assistenza personalizzata per risolvere qualsiasi dubbio in merito alla propria situazione creditizia. Rispetto al metodo di visura tradizionale, però, ha un costo leggermente più alto: accedere ai dati CRIF tramite Mettinconto ha infatti un costo di 35 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *