Periti più industriosi (a litigare) che industriali. Il collegio professionale di Roma e Provincia sta vivendo momenti di agitazione: carte bollate che volano da tutte le parti, denunce per diffamazione, procedimenti disciplinari e diniego di accesso agli atti. E’ guerra totale.
Alla base della vicenda c’è la denuncia del consigliere Primerano circa la gestione, a sua detta, troppo personalistica del presidente Giuseppe Guerriero, dall’altra un presidente che si sente diffamato e screditato. 

Il corso di aggiornamento

La guerra inizia a giugno del 2012 quando il consigliere Eugenio Primerano avanza al Collegio dei periti industriali di Roma un progetto per l’organizzazione di un corso per tecnici antincendio tramite l’associazione Anesa (associazione nazionale esperti sicurezza ambiente) di cui Primerano è presidente. La richiesta è corredata da tre allegati: una lettera con la comunicazione dell’intenzione del Collegio professionale di organizzare il corso dando il patrocinio all’Anesa, un’altra con la quale il Collegio designava responsabile del progetto e direttore didattico Primerano ed infine una terza che riportava il costo del corso: 1800 euro per 120 ore e 800 euro per 40 ore.
Il corso non è stato mai attivato, secondo quanto afferma il del presidente Guerriero per una differenza di costo tra quanto chiesto da Anesa e quanto invece proposto dagli altri Ordini Professionali di Roma. A detta di Primerano, invece, il motivo del rifiuto sarebbe da ricercare nella gestione troppo personalistica del Consiglio. Così è iniziata la richiesta degli atti per verificare soprattutto come venivano spesi i soldi del collegio, visto che per il corso con Anesa si avanzava la questione economica.

Accesso agli atti negato

Da qui in poi è iniziata la guerra delle carte bollate: Primerano ha chiesto al presidente Guerriero l’esibizione di tutti i verbali del Consiglio dal 2003 in poi, in nome del diritto di accesso. Accesso negato dal presidente motivato dal fatto che essendo Primerano componente del Consiglio sarebbe a conoscenza di tutte le iniziative prese, compresi bilanci e rendiconti e che tutta l’attività del Consiglio sarebbe regolarmente pubblicata sul sito istituzionale.
Ad onore del vero, però, al momento sul sito non vi è traccia di verbali del Consiglio, né di rendiconti e bilanci.
Primerano contestando proprio il fatto che il Consiglio non verrebbe a conoscenza di tutte le iniziative prese, ha segnalato al ministero della Giustizia
(competente in materia di ordini professionali) il malfunzionamento del collegio di Roma e Provincia e, nonostante la risposta del presidente Guerriero contenesse ben 39 allegati, il magistrato addetto ha sottolineato che “non risultano chiarite le motivazioni del diniego a prendere visione dei verbali del consiglio del collegio, circostanza sulla quale si erano richieste delucidazioni in merito”.
Si arriva così alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, commissione per l’accesso ai documenti amministrativi che accoglie il ricorso presentato da Eugenio Primerano, Paolo Salvoni e Giuseppe Turrisi, tutti periti industriali iscritti al Collegio di Roma e Provincia che rivolgevano appunto al presidente Guerriero una istanza di accesso ad una serie di verbali dell’assemblea e del Consiglio del collegio relativi anche all’approvazione dei bilanci preventivi e rendiconti consuntivi, nonché alla nomina del Tesoriere, del Segretario e del Presidente del Collegio.
La Presidenza del Consiglio ha accolto il ricorso “essendo incontestabile che i ricorrenti, quali iscritti al Collegio dei periti industriali e periti industriali laureati di Roma e Provincia, vantino un interesse giuridicamente rilevante ex articolo 22, comma 1, lettera b) della legge 241/1990 ad accedere ai verbali dell’assemblea e del Consiglio del Collegio cui sono iscritti“.
Ma niente, nonostante ci sia di mezzo Palazzo Chigi, il diniego viene ribadito perchè ci sarebbero nuovi fatti culminati nell’avvio di procedure di rilevanza penale a carico di una parte dei soggetti ricorrenti e dal momento che gli atti oggetto di richiesta dovranno essere a disposizione dell’Autorità inquirente “questo collegio – scrive il presidente – si trova nella posizione di dover prestare massima collaborazione verso l’Autorità giudiziaria fornendo ad essa in via prioritaria e preliminare tale documentazione”.
Insomma, niente da fare e niente accesso agli atti.

Procedura disciplinare

Ora la vicenda si è arricchita di un procedimento disciplinare nei confronti di Primerano per il quale si chiede la cancellazione dall’Albo, con l’accusa di aver screditato presidente del Collegio, familiari e colleghi, per aver millantato un patrocinio del Collegio che non c’era per corsi svolti dalla sua associazione.
Ai sensi del decreto 137/2012, tutti gli ordini devono dotarsi di un collegio disciplinare; Primerano contesta al presidente di aver nominato l’avvocato Maurizio Nenna, in conflitto di interessi perché fondatore insieme a Giorgio Guerriero (figlio del presidente) della rivista “Il pensiero e l’azione giuridica”. Rivista che ha la partnership con il Collegio professionale dei periti industriali di Roma e Provincia.
Non che questo rappresenti un reato, così come non rappresenta una violazione di legge avere come tesoriere del Consiglio un fratello (Ferdinando Guerriero) ma Primerano contesta al presidente iniziative e patrocini adottate e approvati unilateralmente, senza l’approvazione e il coinvolgimento di tutto il Consiglio.
Tutte accuse rigettate dal presidente Guerriero che, contattato telefonicamente da Goleminformazione.it, ha promesso una ampia replica scritta a tutta la questione.


Riassumendo

Guerriero contesta il corso di formazione svolto da Primerano con la sua associazione millantando il patrocinio del Collegio professionale senza alcuna motivazione e di aver gettato discredito su di lui e sui colleghi.
Ma se da un lato è verissimo che Primerano è presidente dell’Anesa è pur vero che sul sito dell’associazione, alla voce “chi siamo” che raccoglie le considerazioni dei vari docenti, compare anche Guerriero con tanto di virgolettato: “E’ un onore che alcuni iscritti al nostro Collegio abbiano dato il via a questa Associazione di Esperti della Sicurezza e Ambiente. E’ un tema attualissimo e sarà patrocinato sempre dal nostro Collegio in quanto senza dubbio contribuirà a qualificare maggiormente i Periti Industriali“. Sicuramente dichiarazioni vecchie che allora andrebbero aggiornate.
I conflitti di interesse che lamenta Primerano non costituiscono violazioni di legge, ma l’accesso agli atti non andrebbe negato, lo dice la Presidenza del Consiglio. In fondo, se non c’è niente da nascondere, perché non pubblicarli?
Le Professioni tecniche sono state riconosciute nel 1923, il Regolamento per la professione di Perito industriale è stato introdotto con il Regio Decreto 275 dell’11 febbraio 1929: nel 1999, per celebrare il 75° anniversario dalla fondazione del Collegio di Roma e Provincia, Giuseppe Guerriero è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Scalfaro.
Il IX Congresso nazionale dei Periti Industriali svoltosi a Roma dal 29 al 31 ottobre 2001, è stato caratterizzato dall’incontro con l’allora leader dell’Autorità Nazionale Palestinese Yasser Arafat…
Sul sito ci sono le foto del presidente Guerriero e Arafat e del presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali che allora era Giorgio Bianchet. Il presidente del Consiglio nazionale oggi è Giampiero Giovannetti e sul sito ci sono pubblicati i bilanci dal 2007 ad oggi.
A gennaio 2014 ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Roma e Provincia e noi speriamo che la storia non si arricchisca di altre carte bollate.

Presidenza del Consiglio, decisione 3 ottobre 2013
Collegio professionale periti industriali di Roma e Provincia, protocollo 360 – 20 novembre 2013

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