“Gli avvocati sono sempre di più chiamati a fungere da cerniera tra gli interessi dei clienti e le esigenze di trasparenza del mercato e della PA, alle cui tutela sovraintendono le Autorità indipendenti di regolazione e/o di vigilanza. Il principio di libertà contrattuale deve fare i conti con una situazione complessa, nella quale all’autonomia privata viene chiesto di farsi carico delle esigenze volta a volta economiche, sociali etc”. Così ha commentato il presidente del Consiglio nazionale forense Guido Alpa alla chiusura dei lavori della tavola rotonda Le Autorità indipendenti amministrative e la disciplina del contratti, che si è tenuta oggi a La Sapienzza in occasione dell’avvio dell’XI Edizione del Master in diritto privato europeo, organizzato dall’Università in collaborazione con il Consiglio nazionale forense. “La trasparenza è dunque sempre di più una categoria del contratto ed in questo gli avvocati possono contribuire a fianco delle imprese, dei consumatori e della pubblica amministrazione” D’altra parte, l’incidenza sempre più intensa, e a volte anche problematica, delle regole imposte dalle Autorità indipendenti agli operatori del mercato è emersa sol a seguire le relazioni dei rappresentati delle stesse Autorities, tutte presenti al convegno. Romilda Rizzo (presidente della Commissione per valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, ora anche autorità anticorruzione) ha conteggiato in circa 120 gli adempimenti obbligatori che ormai gravano sulla Pa in termini di trasparenza (procedure e contratti), Sergio Santoro (presidente dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di servizi e forniture) ha evidenziato il rischio di incremento del contenzioso derivante dall’adozione da parte della stessa Autorità di bandi-tipo (già adottato quello in materia di appalti) in caso di scostamento non adeguatamente motivato da parte del contratto. Santoro ha augurato una riforma del Codice dei contratti. Nella Sanità, poi, le esigenze di risparmio della spesa pubblica hanno imposto a volta la rinegoziazione di contratti di fornitura con modalità che hanno provocato molte sospensive da parte dei Tar. Carla Rabitti Bedogni (componente dell’Antitrust) ha difeso lo spirito pro-concorrenziale con il quale l’Autorità interviene, a volte pesantemente, per ridefinire gli accordi dei contratti; Giovanni Siciliano (Consob) ha evidenziato nella corporate governance e nella disciplina dei legami tra società quotate  e società di gestione nei mercati regolamentati i principali ambiti di intervento dell’Autorità nella definizione delle clausole statutarie o contrattuali. Antonello Soro, garante per la tutela dei dati personali, ha invece aperto un altro fronte, diverso dall’autonomia contrattuale; quello della identità delle persone: “La profilazione di ciascuno di noi ormai in mano alle grandi aziende che gestiscono server ha un grande valore economico che sfugge alla libera determinazione dell’interessato. Ci auguriamo che l’Unione europea adotti presto il nuovo Regolamento che consentirà di proteggere i cittadini europei anche se i loro dati siano trattati fuori dai confini europei”.

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