Cassa forense ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2012 registrando un avanzo d’esercizio di oltre 900 milioni di euro, un risultato eccezionale considerando il grave momento di crisi dei professionisti.
Dall’analisi del conto economico sono emersi costi pari a 976 milioni di euro a fronte di ricavi complessivi per 1 miliardo e 908 milioni di euro. Ne consegue per l’appunto un avanzo d’esercizio pari a 932 milioni di euro, un valore che supera del 69,8% quello registrato nel 2011.
Il patrimonio complessivo della Cassa continua a crescere: oggi ha quasi raggiunto i 6 miliardi incrementandosi del 18,1% rispetto al 2010 quando si attestava sui 5 miliardi e 26.100.000 euro.
Relativamente alla sua asset allocation, il patrimonio è investito in misura maggiore sul mobiliare (89%) con la totale esclusione di titoli tossici, derivati e strutturati, e in misura minore sull’immobiliare (11%).
L’area mobiliare ha registrato un rendimento contabile del 3,6%, mentre il rendimento dell’area immobiliare si è attestato al 6,1%.
Riguardo ai costi di funzionamento, nello sforzo di contenere al massimo le spese si è riusciti a ridurre quanto stanziato a inizio anno dell’8,3%. Secondo il bilancio preventivo del 2012, infatti, i costi di funzionamento dell’Ente si sarebbero dovuti aggirare sui 30.510.000 euro mentre sono risultati pari a 27.990.000 euro.

“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto – commenta il presidente della Cassa forense, Alberto Bagnoli – una gestione oculata delle risorse e una politica di riduzione dei costi di funzionamento ci hanno permesso di incrementare in modo sensibile le entrate. Gli avvocati non hanno alcunché da temere, la Cassa continuerà a garantire loro pensioni dignitose e prestazioni assistenziali efficaci nonostante la crisi e le novità della legge professionale, mi riferisco all’ingresso dei 56 mila avvocati sino a oggi non iscritti alla previdenza forense perché con redditi troppo bassi. Vorrei rassicurare l’Avvocatura, perché con questi numeri la tenuta dell’Ente non è assolutamente in discussione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *