Vigilante mascherato, discendente da una razza aliena ibrida, esperto di arti marziali, collezionista di paranoie, chi si cela dietro la misteriosa maschera di Adam Kadmon? Nello scantinato della sede di Italia Uno una famiglia di topi calpesta a caso la tastiera di un pc incustodito, nasce così la trasmissione “Mistero”, il salotto scemo della prima serata.

Ogni puntata offre la più ampia scelta di fenomeni da baraccone, avvistamenti alieni, esorcismi, case stregate e l’ormai celebre nano armato di ascia che terrorizza le periferie americane. “Mistero” è altresì un centro accoglienza per casi umani come Jane Alexander, Daniele Bossari, Raz Degan, Paola Barale, Andrea G. Pinketts, Melissa P. e altri ancora che, sommati tutti insieme, danno come risultato l’ombra di un presentatore alle prime armi. L’involontario scempio causato dalla danza dei roditori sui tasti va oltre l’inspiegabile e genera una cornucopia di cazzate al cui confronto “Voyager” sembra un’inchiesta del Cicap. Ma la vera stella (cadente) di questa corrida degli squilibrati è lui, Adam Kadmon, dall’ebraico “uomo originale”, l’anonimo combattente delle cospirazioni mondiali, con il potere di leggere una profezia nel biglietto di un cioccolatino. I suoi monologhi mischiano ufo, illuminati, scie chimiche, 11 settembre, Michael Jackson, esoterismo, Ustica, la Smorfia e il castello di Grayskull e la maschera in dotazione serve a nascondere quando sbotta a ridere. Il suo micidiale tormentone è “coincidenze?” A me piace pensare che in fondo solo dei topi ballerini avrebbero potuto concepire questo assurdo teatro di minchiate.  

 

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