Pagare le utenze domestiche è sicuramente più complicato in un momento di instabilità economica come quella che stiamo vivendo. Ecco quindi che l’attenzione verso il risparmio sale, spingendo molti a confrontare le varie offerte degli operatori di telefonia fissa al fine di trovare quella più vantaggiosa. Per rendere questa operazione più veloce, è possibile servirsi di un comparatore online, ovvero di un sito che si occupi al nostro posto di porre i prodotti Telecom Italia a confronto con quelli Fastweb, Infostrada, ecc., presentandoci poi una selezione di quelli più convenienti. In questo modo, trovare la tariffa che più si adatti alle nostre abitudini e alle nostre esigenze di risparmio richiederà solo pochi minuti.

Scegliere il prodotto giusto, infatti, potrebbe fare la differenza anche a parità si servizi offerti perché non tutte le proposte degli operatori sono uguali. Considerata poi la tendenza degli Italiani a passare almeno mezz’ora al giorno al telefono, è indispensabile sottoscrivere un contratto conveniente. In caso contrario, si rischia di vedersi addebitare bollette astronomiche, una situazione che tutti quei consumatori già messi a dura prova dalla crisi economica farebbero meglio ad evitare.

Tuttavia, la scelta del contratto più vantaggioso può non essere sufficiente. Capita infatti, di avere dei ritardi nel pagamento delle bollette o di avere dei veri e propri momenti di morosità, ovvero di accumulare bollette non pagate per molti mesi e per un ammontare rilevante. Molti consumatori, per esempio, orientati da offerte più convenienti ed economiche decidono di lasciare il proprio operatore senza premurarsi di saldare lo storico delle bollette arretrate. O ancora, molti Italiani faticano proprio a riuscire a pagare tutte le utenze domestiche, magari perché hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione.

Per venire incontro anche alle esigenze degli operatori e dei venditori, è intervenuto il Garante della Privacy che ha introdotto un nuovo strumento di controllo per tenere a bada il fenomeno della morosità degli utenti: a breve, infatti, sarà istituito un data base in cui verranno inseriti tutti i nominativi dei clienti morosi, per permettere agli operatori di tenere traccia dei pagamenti mancanti. 

Come si legge in una nota del Garante stesso, questo Sit, Sistema informatico integrato, “potrà essere consultato dagli operatori del settore per verificare l’affidabilità dei clienti, prima di procedere alla stipula di nuovi contratti. Obiettivo della consultazione è quello di acquisire osservazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, eventualmente anche attraverso le associazioni di categoria rappresentative dei consumatori e delle società (telefoniche, tv interattiva)”.

Prima di poter consultare questa banca dati, però, gli operatori e i gestori dovranno inviare al Garante l’Accordo in cui sono regolati i rapporti tra le due parti perché se l’esito fosse positivo, l’operatore invierà al Garante una richiesta di verifica preliminare.

Il mancato pagamento, comunque, verrà inserito nel data base e quindi considerato moroso, nel caso in cui si sia ancora in debito di oltre 100 euro dopo tre mesi dalla cessazione del contratto telefonico e solo dopo che il cliente sia stato avvisato dall’operatore della mancanza. 

Qualora un cliente dovesse regolarizzare il pagamento, dovrà comunicarlo all’operatore che lo comunicherà al Sit entro 24 ore dalla transazione: in questo modo il Sit cancellerà automaticamente l’inadempienza dell’utente e aggiornerà le informazioni sul suo profilo. 

Le morosità non andate a buon fine, ovvero non sanate, verranno cancellate dopo 3 anni dalla risoluzione del contratto in modo automatico dal sistema. 

Il Sit, comunque, dovrà contenere solo informazioni negative riguardo il profilo di pagamento dei clienti e non saranno permesse azioni di diverso tipo come ricerche di mercato, pubblicità, marketing, e non potranno contenere informazioni giudiziarie o dati sensibili rilevanti i singoli utenti. 

L’unico scopo del database sarà quello di semplificare la consultazione e l’approccio al fenomeno della morosità a favore dei gestori e degli operatori, sotto la tutela del Garante della Privacy.

 

 

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