“La vicenda che vede il ministro Cancellieri al centro di un vorticoso scambio di telefonate con la famiglia Ligresti non può più essere derubricata a semplice gesto di solidarietà. Ora più di prima sono ineludibili le sue dimissioni, perché la realtà dei fatti ha clamorosamente smentito quanto dichiarato dal ministro, che ha perso l’autorevolezza che il suo ruolo richiede”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense Ester Perifano.

“L’aspetto grave della vicenda Cancellieri – aggiunge Perifano –  è la commistione del suo ruolo pubblico con quello afferente i suoi rapporti personali.  E’ francamente impossibile ora tentare di minimizzare l’episodio, che si configura come esempio di un cattivo modo di intendere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica, ovvero un sistema di relazioni basato su interessi, anche familiari. Non deve assolutamente perdersi  di vista la questione di fondo, il problema drammatico delle carceri italiane, e la condizione di migliaia di detenuti nei confronti dei quali lo Stato , e quindi il Ministro, devono adoperarsi. Senza il malcostume, tutto italiano, della raccomandazione. Il ministro Cancellieri non può rimanere al suo posto e continuare a svolgere il suo incarico come se nulla fosse, perché l’autorevolezza nei confronti dei vari operatori del settore della giustizia è evidentemente compromessa”.

“Nell’interesse della giustizia e del sistema carcerario italiano si giunga rapidamente all’epilogo di questa vicenda”- conclude Perifano.

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