algeria

Un gruppo di deputati e senatori italiani hanno denunciato con forza le violazioni dei diritti umani in Algeria e la violenta repressione del movimento pacifico denominato Hirak.

Lo hanno fatto tramite un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro degli Affari Esteri italiano, nella quale hanno sottolineato che è urgente e necessario porre fine immediata a questa repressione e agire per garantire il rispetto dei diritti alla libertà di espressione e di manifestazione pacifica e liberare gli attivisti detenuti ingiustamente.

Citando un rapporto di Amnesty International, i senatori hanno affermato che le autorità algerine hanno accusato almeno 17 attivisti di crimini legati al terrorismo, aggiungendo che altri 273 sono stati detenuti ingiustamente, secondo organizzazioni locali.

Il ministro dell’Interno algerino sta distruggendo la società civile e i partiti politici, hanno avvertito, ricordando che nell’aprile 2020 l’Algeria ha adottato nuove modifiche al codice penale limitando l’esercizio di diritti fondamentali come la libertà di stampa, di espressione e di associazione.

Esperti delle Nazioni Unite hanno sottolineato che le recenti modifiche alla legislazione antiterrorismo in Algeria, in palese contraddizione con le convenzioni e gli standard internazionali, ratificati da questo Paese, rappresentano un mezzo per imporre il silenzio agli oppositori pacifici e sopprimere il loro diritto di espressione.

I parlamentari hanno ricordato il recente “rapporto speciale” dell’ONU, che accusa le autorità algerine di uso arbitrario, ingiusto, illegale e abusivo del ‘terrorismo’ come strumento politico per reprimere le libertà pubbliche e individuali e i diritti umani.

La risoluzione 2020/2880 (RSP) approvata dal Parlamento europeo ha inoltre condannato fermamente il deterioramento della situazione dei diritti umani in Algeria e l’escalation di arresti arbitrari e illegali, detenzioni e persecuzioni giudiziarie di giornalisti, oppositori politici, difensori dei diritti umani, sindacalisti, avvocati e attivisti pacifici.

Il Parlamento europeo chiede da anni alle autorità algerine di rispettare la sovranità popolare, lo stato di diritto, la giustizia sociale e di consentire l’accesso nel paese alle organizzazioni internazionali per i diritti umani e alle procedure speciali delle Nazioni Unite, hanno osservato.

Dal canto suo, l’Unione nazionale della magistratura algerina ha denunciato il ricorso generalizzato e abusivo delle autorità algerine alla custodia cautelare, ritenendo che siano state inflitte sanzioni ai membri della magistratura dopo aver assolto attivisti pacifici o chiesto alle autorità esecutive di rispettare l’indipendenza della magistratura.