In un’intervista con il giornale spagnolo “El Mundo”, il leader del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha parlato per la prima volta della decisione della Spagna che ha annunciato di sostenere il piano di autonomia del Marocco sul Sahara.

A proposito di quando deciso a Madrid, Ghali ha detto:

“Ci hanno abbandonato al nostro destino nel 1975 e 47 anni dopo ripetono la stessa cosa. Tuttavia, il popolo saharawi ha resistito e continuerà a resistere”.

Per quanto riguarda il suo ricovero all’ospedale di Logrono, fortemente criticato da Rabat e al centro del contenzioso con la Spagna che dura di più un anno, ha affermato che non spetta a lui rispondere a questa domanda.

Un’altra domanda che è stata posta è se è disposto a presiedere una sorta di comunità autonoma del Sahara marocchino. Al che il leader separatista ha risposto che in primo luogo, non c’è il Sahara marocchino, c’è solo il Sahara occidentale, eliminando così ogni dibattito sulla questione, mentre la maggior parte delle grandi potenze, guidate da Washington, crede che l’opzione offerta da Rabat dal 2007 sia la più realistica.

Delle 22 domande postegli da “El Mundo”, tre sono rimaste senza risposta. Una è la seguente:

“A maggio dell’anno scorso, il ministro degli Affari esteri marocchino, Nasser Bourita, ha chiesto se la Spagna era disposta a sacrificare le sue relazioni bilaterali per te. Secondo te, cosa è successo ha fatto cambiare la posizione marocchina?”.

L’intervista è servita a riprodurre la tesi separatista del Polisario senza portare elementi nuovi. Ghali ha affermato di non rinunciare all’autodeterminazione del suo popolo e accusa il capo dell’esecutivo spagnolo di agire alle spalle della società e del parlamento spagnoli.

Ha aggiunto che sono l’Onu e le sue risoluzioni che devono prevalere nel completamento della decolonizzazione dei territori occupati. Per concludere, ha affermato di non comprendere la svolta del leader socialista sulla causa saharawi.

In mancanza di argomentazioni, si è rifiutato di rispondere a tre domande del giornale, in particolare sul suo passato e sugli attacchi del Polisario agli interessi spagnoli come nel caso dei marinai spagnoli assassinati nel 1970.