In apertura dei lavori, il Presidente del Consiglio Mario Monti, ha comunicato al Consiglio dei Ministri la realizzazione di una raccolta ricognitiva della normativa e della giurisprudenza nazionali e comunitarie applicabili ai servizi pubblici locali di rilevanza economica. Il documento costituisce l’esito di un’iniziativa proposta dal Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con la Presidenza del Consiglio, nell’ambito di un progetto promosso dal Dipartimento Affari regionali, turismo e sport, con la partecipazione del Dipartimento per le Politiche europee; è stato elaborato dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – Invitalia, e potrà costituire un utile strumento di cognizione per gli enti territoriali e le imprese di settore. Il lavoro sarà pubblicato sui siti istituzionali del Governo e sul sito di Invitalia.

Questi i provvedimenti adottati:
A. LEGGE EUROPEA E LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2013
Su proposta del Ministro per gli affari europei, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, dopo aver acquisito il parere positivo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, due disegni di legge: il primo sulla legge europea e il secondo sulla legge di delegazione europea (confronta comunicato stampa n. 74 del 27 marzo 2013).
I due provvedimenti hanno particolare importanza perché, nei rispettivi ambiti di competenza, recepiscono i contenuti dei due disegni di legge comunitaria (disegno di legge comunitaria 2011 e disegno di legge comunitaria 2012) che, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, non sono stati approvati durante la scorsa legislatura.
Di seguito, in sintesi, i contenuti dei due provvedimenti:

(A) La legge di delegazione europea:
– conferisce la delega generale al Governo per il recepimento di 35 direttive europee contenute negli allegati A e B;
– conferisce al Governo una delega legislativa biennale per l’emanazione dei decreti legislativi che prevedono sanzioni penali e amministrative, di competenza statale, per la violazione di precetti europei non trasfusi in leggi nazionali;
– detta criteri specifici di delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi di attuazione della direttiva 2010/75/UE in tema di inquinamento derivante da attività industriali;
– detta uno specifico criterio di delega per il recepimento delle direttive 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, 2011/85/UE (requisiti per i quadri di bilancio nazionali);
– delega il Governo a legiferare nelle seguenti materie: coordinamento della disciplina interna in materia di IVA con l’ordinamento UE; attuazione della normativa europea relativa all’istituzione di un sistema di licenze FLEGT (Forest Law Enforcement, Governance, and Trade) per le importazioni di legname nell’UE; adozione di decreti legislativi finalizzati al riordino e alla semplificazione delle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e tecnologie a duplice uso.

(B) La legge europea contiene tutte le norme, diverse dalle deleghe, necessarie ad adempiere a obblighi europei e finalizzate a porre rimedio a casi di non corretto recepimento di normativa dell’UE nell’ordinamento nazionale. Con l’adozione del provvedimento sarà possibile chiudere venti procedure di infrazione e dieci casi EU pilot; dare attuazione a una decisione della Commissione europea per la quale i termini sono già scaduti; evitare l’apertura di due procedure d’infrazione derivanti da casi non trattati dalla Commissione europea nell’ambito del sistema EU pilot; attuare due Regolamenti.
B. QUOTA 8X1000 IRPEF
Su proposta del Presidente del Consiglio è stato approvato in via definitiva, dopo aver acquisito i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti, un regolamento sui criteri e le procedure per l’utilizzazione della quota dell’8×1000 dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, destinata agli interventi straordinari per fame nel mondo, per calamità naturali, per assistenza ai rifugiati e per conservazione di beni culturali (confronta comunicato stampa n. 67 del 31 gennaio 2013)
Le modifiche proposte intendono migliorare la disciplina dell’erogazione del contributo dell’8×1000 adeguandola ai principi di certezza e trasparenza di distribuzione delle risorse e ai principi di razionalizzazione e contenimento della spesa.
Le novità principali riguardano:
– l’estensione degli interventi di assistenza ai rifugiati anche nei confronti di coloro a cui è riconosciuta protezione internazionale o umanitaria. Un quarto delle risorse provenienti dall’otto per mille dell’IRPEF a gestione statale è riservato a tale categoria.
– l’equa distribuzione territoriale divisa per cinque aree geografiche;
– la possibilità di derogare, in caso di necessità e urgenza, all’equa ripartizione, concentrandole invece su un singolo intervento. In questi casi il Governo deve inviare al Parlamento una relazione per indicare le nuove modalità di ripartizione.

C. RATIFICA ED ESECUZIONI ATTI INTERNAZIONALI
Su proposta dei Presidente del Consiglio e Ministro degli affari esteri ad interim, il Consiglio ha ratificato i seguenti atti internazionali:
(1) Disegno di legge di ratifica ed esecuzione della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) sul lavoro marittimo.
La Convenzione promuove migliori condizioni di vita e di lavoro per la gente di mare attraverso l’introduzione di standard più elevati per la tutela della sicurezza del lavoro a bordo delle navi e di condizioni più eque di concorrenza tra gli operatori e i proprietari di navi.
In particolare il disegno di legge modifica il codice della navigazione estendendo le norme sul rimpatrio dei marittimi stranieri arruolati su navi nazionali a tutti gli stranieri arruolati su navi nazionali (viene meno la clausola di reciprocità). Vengono inoltre depenalizzati i delitti di diserzione e l’inosservanza di ordine da parte di un membro di equipaggio (salvo il caso in cui pongano a rischio la sicurezza della nave, l’incolumità o la vita delle persone).
(2) Protocollo d’intesa Italia-UNESCO relativo al funzionamento a Perugia dell’UNESCO Programme Office on Global Water Assessment.
Il programma di Valutazione delle Acque (WWAP) è un Programma delle Nazioni Unite, istituito nel marzo 2000, volto a fornire gli strumenti necessari sia per sviluppare politiche e pratiche gestionali finalizzate a migliorare la qualità delle risorse di acqua dolce, che per individuare le situazioni di crisi idrica, attraverso studi, approfondimenti, e conseguenti proposte.
L’obiettivo principale del Segretariato di tale Programma è la preparazione del Rapporto sullo Stato Idrologico, che consiste in una relazione periodica sullo sviluppo mondiale delle risorse idriche. Il prossimo sarà presentato nel 2014.
Il Programma Mondiale di Valutazione delle Acque ha avuto sede temporanea a Parigi, presso l’UNESCO, dal 2000 al 2007. Il Protocollo di Intesa del 2012, oggetto dello schema di ddl di ratifica approvato oggi, è frutto di un negoziato sui contenuti economici di un precedente Protocollo che risaliva al 2007, anno nel quale il Segretariato del WWAP si stabilì a Perugia. Le sue norme, oltre a riguardare funzionamento, status ed amministrazione del Segretariato, definiscono gli obiettivi da perseguire, e disciplinano le possibili attività congiunte di Italia e Unesco nel settore della valutazione delle acque.
(3) Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali.
La Convenzione, approvata in via definitiva (confronta comunicato stampa n. 57 del 6 dicembre 2012), è un ulteriore tassello della già vasta rete di strumenti analoghi per evitare le doppie imposizioni stipulati dall’Italia. La conclusione con San Marino di una Convenzione per evitare le doppie imposizioni, e del relativo Protocollo di modifica, costituisce un rilevante complemento all’insieme dei rapporti finanziari e commerciali intrattenuti dall’Italia con quel Paese.

D. ORDINAMENTO ROMA CAPITALE
Su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con i Ministri competenti, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, in presenza del Sindaco di Roma Gianni Alemanno e del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, un provvedimento sull’ordinamento di Roma, Capitale della Repubblica.
Il decreto, licenziato nel corso della riunione odierna, completa un percorso avviato nel 2010, che fornisce un quadro “speciale” di norme riguardanti sia le strutture che le funzioni esercitate dalla città di Roma.
In particolare, il provvedimento, definito all’esito di un ampio ed approfondito dibattito con tutte le istituzioni interessate, assicura, tra l’altro, finanziamenti statali diretti a Roma Capitale destinati al trasporto pubblico locale. L’assegnazione dei fondi viene effettuata nel più ampio rispetto delle prerogative della Regione Lazio e preservando i fondi per il trasporto destinati alle altre Regioni italiane.
Il decreto attribuisce inoltre al Sindaco poteri speciali per far fronte a situazioni di emergenza dovute al traffico, alla mobilità e all’inquinamento.
Infine, il testo approvato dal Governo semplifica le procedure relative al finanziamento degli interventi destinati alla capitale.
In conseguenza dell’approvazione del decreto, il Presidente Zingaretti ha preannunciato che la Regione ritirerà il ricorso proposto alla Corte Costituzionale.

E. NOTE METODOLOGICHE E DEL FABBISOGNO STANDARD DI COMUNI E PROVINCE PER LE FUNZIONI GENERALI DI AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
Il Consiglio ha approvato in via preliminare un secondo provvedimento di attuazione del decreto legislativo n. 216 del 2010 (determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province) che adotta le note metodologiche e il fabbisogno standard relativi alla procedura di calcolo e il fabbisogno standard per ciascun Comune e Provincia delle Regioni a Statuto ordinario, per le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo.
Il decreto legislativo del 2010, a sua volta attuazione della legge n. 42/2009 sul federalismo fiscale, mirava al definitivo superamento del criterio della spesa storica di Comuni e Province, sostituendolo con il criterio del fabbisogno standard. Il decreto legislativo prevedeva che l’adozione dei fabbisogni standard e, soprattutto, della relativa “nota metodologica” (in pratica, la spiegazione di come si è pervenuti ai parametri identificativi dei fabbisogni e di come essi si applicano) avvenisse con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali, e previa acquisizione dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari.
Il decreto approvato oggi dal Consiglio – che segue quello deliberato in via definitiva il 21 dicembre 2012 sulle funzioni di polizia locale, nel campo dello sviluppo economico e del mercato del lavoro (confronta comunicato stampa n. 61) – prevede le seguenti novità:
– Per quanto riguarda i Comuni la funzione è stata divisa in 4 macro servizi: “servizi di gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali”; “servizi di ufficio tecnico”; “servizi di anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico”; infine, “altri servizi generali”.
– Per le Province, invece, la nota metodologia e il fabbisogno standard sono stati elaborati con riferimento alla funzione generale di amministrazione, di gestione e di controllo, considerata nel suo insieme.
Lo schema di provvedimento verrà sottoposto all’esame della Conferenza Stato – città e autonomie locali e alle Commissioni parlamentari competenti.

F. LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri ha esaminato sei leggi regionali e delle province autonome su proposta del Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport. Nell’ambito di tali leggi, il Consiglio ha deliberato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale delle seguenti leggi:
1) Legge Provincia di Bolzano n. 3 dell’8/03/2013 “ Modifica della legge provinciale 19 febbraio 2001, n. 5, “Ordinamento della professione di maestro di sci e delle scuole di sci” e di altre leggi provinciali” in quanto contiene disposizioni che contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della concorrenza di cui all’articolo 117, comma 2, lett. e), della Costituzione e con l’art. 81 della Costituzione;
2) Legge Regione Valle Aosta n. 5 del 25/02/2013 “ Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale)” in quanto contiene disposizioni che contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della concorrenza di cui all’articolo 117, comma 2, lett. e), della Costituzione e con gli articoli 25 e 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione;
3) Legge Regione Valle Aosta n. 3 del 13/02/2013 “ Disposizioni in materia di politiche abitative” in quanto contiene disposizioni che contrastano con il diritto comunitario e, pertanto, violano l’articolo 117, primo comma, della Costituzione.
Il Consiglio dei Ministri ha altresì deliberato la rinuncia totale all’impugnativa della Legge Regione Basilicata n. 8 del 26 aprile 2012 recante “Disposizioni in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”. La rinuncia è stata deliberata a seguito dell’intervenuta abrogazione e modifica delle norme regionali precedentemente impugnate.
Per le seguenti leggi, infine, si è decisa la non impugnativa:
1) Legge Regione Valle Aosta n. 4 del 25/02/2013 “ Interventi di prevenzione e di contrasto alla violenza di generale e misure di sostegno alle donne vittime di violenza di genere.”
2) Legge Regione Abruzzo n. 6 del 11/03/2013 “ Misure urgenti per lo sviluppo del Settore dell’Agricoltura e della Pesca in Abruzzo”
3) Legge Regione Toscana n. 8 dell’8/03/2013 “ Disposizioni in materia di consorzi di bonifica. Modifiche alla l.r. 79/2012 e alla l.r. 91/1998.”

F. NOMINE
Su proposta del Presidente del Consiglio, il Consiglio ha avviato la procedura per la nomina a Presidente della SIAE del Maestro Gino PAOLI, designato dall’Assemblea della Società.
Il Consiglio ha nominato al grado di Ambasciatore Elio Menzione, Andrea Meloni, Guido Walter La Tella, Alberto Brandanini, Lamberto Zannier, Sebastiano Cardi, Luigi Mattiolo, Cristina Ravaglia, Massimo Andrea Leggeri, Maurizio Zanini, Alessandro Pignatti Morano di Custoza.
Ha inoltre nominato al grado di Ministro plenipotenziario Marco Giungi, Gabriele Altana, Antonio Alessandro, Pio Mariani, Gabriele Meucci, Stefano Beltrame, Marcello Fondi, Enrico Vincenzo Vicenti, Caterina Bertolini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *