A volte una data può segnare un passaggio della nostra vita. Un punto di non ritorno, dove il proprio carattere cambia in maniera sostanziale. “7 febbraio 1991”è il titolo del libro ed è la data che segna questo cambiamento in Cristina De Lorenzi e che la porta a scrivere. Nel volume racconta la storia dei suoi due gemelli, che affrontano mille traversie. Alla nascita Simone è in un’incubatrice (intubato) perché aveva bevuto del liquido amniotico. Resterà mesi e mesi in ospedale, in una situazione grave che migliora, ma purtroppo la Tac evidenzia delle lesioni al cervello: sarebbe rimasto ritardato.
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Per Mattia si scopre in seguito che ha un piccolo soffio al cuore. Subirà un intervento chirurgico che si risolve bene ma entrambi avranno tanti altri problemi fisici, convulsioni, scoliosi, altri interventi e il ritardo mentale. Simone un po’ più marcato di Mattia. Cristina li documenta con attenzione, facendo notare i grandi sorrisi che le regalano i figli, sorrisi che la rincuorano e che le donano nuovo coraggio. In più occasioni, quando i suoi figli lottano per la vita, manifestano grande maturità e serenità, donando i loro immancabili sorrisi. In alcune parti questo libro sembra un bollettino medico, ma sono tanti i momenti di gioia: un abbraccio intenso, uno sguardo carico d’amore. Le piccole, grandi conquiste… come riuscire ad andare in bicimattia_e_simone_1cletta senza rotelline.

“In tutti questi anni- scrive Cristina – ho capito quanto un abbraccio, una carezza, un bacio, sono fondamentali per una guarigione. Non dico che queste cose possano sostituire medicine e riabilitazione, ma sono un completamento delle cure mediche”. Durante queste pagine difficili, scopre quanto sia meraviglioso fermarsi a guardare un tramonto. Si accorge quanto sia bello e pieno sentirsi chiamare mamma dai suoi figli, senza preoccuparsi degli altri bimbi che già articolano discorsi compiuti. Si accorge come per due bimbi ritardati ci sono tante difficoltà, in una società poco attenta a chi ha degli handicap. Scuole, insegnanti o semplici cittadini miopi. Ci sono, però, anche tanti esempi d’insegnanti e persone che invece sono molto accoglienti.

mattia_e_simone_2Questo è un volume che si legge velocemente, per la fluidità con cui è scritto e perché suscita molto interesse. L’autrice, con questa sua esperienza, vuole essere di aiuto per tutte quelle famiglie che hanno figli con handicap. Si può avere una vita dignitosa e con tante cose belle anche nelle situazioni più difficili. Chiede alle istituzioni più attenzione a questi temi con più servizi e sostegno alle famiglie con figli con handicap. La copertina del libro ci illustra un bel tramonto, ci consegna lo stupore per la vita, in ogni sua forma, anche la più semplice.

Cristina De Lorenzi, 7 febbraio 1991, editore Albatros Il Filo, euro 13,50

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