Vitigno tipico del Nord della Puglia, è coltivato per lo più nei pressi di Castel del Monte, lungo la zona litoranea della Provincia di Barletta-Andria-Trani e nella parte settentrionale della Provincia di Bari. Capace di adattarsi bene a varie tipologie di terreno, è prodotto da sempre in Puglia, ma fino a pochi anni fa era utilizzato solo come vino da taglio, per dare corpo e colore ai vini più blasonati di altre regioni.
Le sue origini sono controverse: alcuni ritengono che sia autoctono dell’Asia Minore e che sia arrivato in Italia con i Greci (secondo la leggenda, fu portato dal mitico eroe Diomede alla fine della guerra di Troia); altri invece pensano che sia proprio della Galizia e portato in Italia intorno alla prima metà del Settecento, durante la dominazione spagnola.
A sostegno della prima tesi può esserci il nome, dato che la cittadina pugliese di Troia, non lontano da Foggia, fu fondata da greci probabilmente provenienti dall’omonima località.
Oggi in questa zona il Nero di Troia non è quasi più coltivato, in seguito alla grande richiesta di olio, che spinse i contadini a estirpare i vigneti in favore degli uliveti. Il termine Nero, invece, indica la sua notevole carica polifenolica, che conferisce al vino un colore impenetrabile.
La pianta, i cui frutti maturano a inizio ottobre, ha foglia media, pentagonale e pentalobata; grappoli grossi, semplici o alati, con acini piuttosto grandi, sferoidali, pruinosi e buccia spessa, di colore violetto; esiste anche un altro clone, localmente chiamato Carmosina o Summarrello, con grappolo e acini più piccoli.
Tutelato con la Doc “Tavoliere delle Puglie” dal 2011, si trova spesso anche in blend con altre uve per dare vita a vini tipici locali, come il Cacc’e Mmitte, il rosso di Barletta o il rosso di Cerignola.
La caratteristica principale del vino è la tannicità, che comporta un lungo affinamento in legno e poi in bottiglia prima della messa in commercio. Di un colore rubino profondo con riflessi violacei, il Nero di Troia al naso ha profumi molto intensi di frutta rossa, come ciliegia e prugna, sentori di viola e note speziate, quali pepe nero, liquirizia e vaniglia. All’assaggio si presenta piacevole, fruttato, vellutato ed equilibrato, con un finale persistente e leggermente amaricante.
Di gradazione intorno ai 13, 14°, il Nero di Troia va servito a una temperatura di circa 18° e in tavola si abbina soprattutto a secondi piatti a base di carne rossa e a pietanze succulente e grasse. Potete provarlo anche con pasta ripiena al ragù, lasagne, parmigiana di melanzane e formaggi stagionati.

I produttori consigliati

Conte Spagnoletti Zeuli
Castel del Monte Rinzacco Riserva, 100% Uva di Troia, venduto in loco a 10 euro.
Castel del Monte Vigna Grande, 100% Uva di Troia, venduto in loco a 7,50 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in cantina.
Contrada San Domenico, S.P. 231, km 21, Andria, tel. 0883.569511, www.contespagnolettizeuli.it

Vigne di Rasciatano
Nero di Troia, 100% Uva di Troia, venduto in loco a 28 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in cantina.
Contrada Rasciatano, SS 93, km 13, Barletta, tel. 0883.510999, www.rasciatano.com.

Giancarlo Ceci
Castel del Monte Parco Marano, 100% Uva di Troia, venduto in loco a 13 euro.
Castel del Monte Felice Ceci, 100% Uva di Troia, venduto in loco a 22,50 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in cantina.
Contrada Sant’Agostino, Andria, tel. 0883.565220, www.agrinatura.net

Cefalicchio
Castel del Monte Nero di Troia Ponte della Lama rosato,100% Uva di Troia, venduto in loco a 11 euro.
Rosso Canosa Riserva Romanico, 100% Uva di Troia, venduto in loco a 11 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in cantina.
Contrada Cefalicchio, Canosa di Puglia (BAT), tel. 0883.642123, www.cefalicchio.it

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