Diffuso in un’area piuttosto ristretta della bassa Valle del Tirso e attualmente coltivato su circa 400 ettari, il Vernaccia di Oristano è un mito dell’enologia italiana per la sua incredibile attitudine all’invecchiamento. Il vitigno ha origini antichissime, come hanno dimostrato i ritrovamenti archeologici nell’antica città fenicia di Tharros, e fu tenuto in grande considerazione dalla regina Eleonora d’Arborea che nel XIV secolo ne incoraggiò molto la coltivazione con leggi appositamente scritte.
Un tempo usato come rimedio per la malaria, è stato il primo vino sardo a essere tutelato con la Doc, a partire dal 1971, e il disciplinare di produzione –cosa rara in Italia– non ha mai subito modifiche.
Il vitigno è di solito allevato ad alberello e le rese per ettaro sono bassissime, con una media che non raggiunge neppure i 35 quintali. La pianta ha grappoli piccoli, cilindrici, con acini piccoli e tondi, di colore giallo dorato e buccia sottile e pruinosa.
Il metodo di produzione del Vernaccia di Oristano è piuttosto particolare. Le uve sono raccolte tardivamente, quando gli acini si sono disidratati e la concentrazione degli zuccheri ha raggiunto livelli altissimi; segue una fermentazione molto lunga, quindi il vino viene affinato almeno cinque anni in botti di legno di castagno o di rovere, ma senza che queste siano riempite del tutto, in modo da favorirne la tipica ossidazione.
Esistono vari tipi di Vernaccia di Oristano: “Secco”, con una gradazione alcolica minima di 15° e un affinamento di almeno 29 mesi; “Superiore”, con gradazione di almeno 15.5° e affinamento di almeno 41 mesi; “Superiore Riserva” con almeno 15,5° e affinamento di 53 mesi; “Liquoroso” con gradazione minima di 16,5° e affinamento minimo di 29 mesi e “Liquoroso secco o dry” con gradazione minima di 18° e affinamento di almeno 29 mesi.
Il Vernaccia di Oristano ha colore dorato con riflessi ambrati e un profumo molto intenso e caratteristico, che ricorda i fiori di mandorlo.
A tavola, è un vino che si presta a molteplici impieghi: servito a una temperatura di circa 8°, è un ottimo aperitivo, mentre a una temperatura di 16° si sposa molto bene con i dolci secchi; le versioni meno invecchiate e meno alcoliche possono essere scelte per pasteggiare, in abbinamento a piatti di pesce o al Pecorino sardo; ma il matrimonio perfetto è tra il Vernaccia di Oristano e un piatto di spaghetti con la bottarga.vernaccia manifesto
I produttori consigliati

Azienda Vinicola Contini
Componidori Vernaccia di Oristano Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 8 euro.
Vernaccia di Oristano Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 8 euro.
Vernaccia di Oristano Riserva Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 12,70 euro.
Antico Gregori Vernaccia di Oristano Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 25 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate e degustazioni.
Via Genova 48-50, Cabras (OR), tel. 0783.290806, www.vinicontini.com

Distilleria Silvio Carta
Vernaccia Valle del Tirso Igt, 100% Vernaccia, venduto in loco a 4,70 euro.
Vernaccia di Oristano Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 6,50 euro.
Vernaccia di Oristano Riserva Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 7 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate e degustazioni.
S.P. 12, km 7,8, Zeddiani (OR), tel. 0783.410314-417024, www.silviocarta.it

Cantina Sociale Cooperativa della Vernaccia
Judikes Vernaccia di Oristano Riserva Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 14,50 euro.
Juighissa Vernaccia di Oristano Riserva Doc, 100% Vernaccia, venduto in loco a 8 euro.
Remada Vernaccia Valle del Tirso Igt, 100% Vernaccia, venduto in loco a 5 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite guidate e degustazioni.
Via Oristano 6/A Oristano, tel. 0783.33383, www.vinovernaccia.com

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