I terroristi sono riusciti a fare ciò che per due anni e mezzo le truppe di Assad hanno tentato invano: mettere in ginocchio l’Esercito siriano libero. E gli Usa ora sono disponibili a incontrare le milizie islamiche.
L'accordo per il nucleare iraniano con le grandi potenze, il disgelo tra Teheran e Washington e la vittoria di Assad in Siria mettono in allarme i diplomatici di Riad.
Il governo di Riad ha espulso 56mila immigrati in 20 giorni e altri 83mila sono stati portati in centri di detenzione temporanea. Crollano i reati di prostituzione e riciclaggio. Proteste dall’Etiopia.
E’ guerra di tutti contro tutti tra le fila dei ribelli e il regime ne approfitta guadagnando terreno. Si avvicina lo scontro armato tra i gruppi affiliati ad al Qaeda.
I paesi europei in crisi tagliano la spesa pubblica ma versano un miliardo di euro all’anno per pagare prebende e vitalizi a 70mila impiegati dell’Autorità nazionale palestinese accusati da anni di assenteismo e corruzione.
La nostra disperata produzione culturale impone donne svestite possibilmente incompetenti e ci permettiamo anche di sbeffeggiare l'Islam e le sue donne velate. I turchi impongono la “libertà” del velo e vietano quella del corpo.
Rinviata la moneta unica del Golfo. La monarchia di Riad costretta a uno stop per l’ostilità di alcuni paesi che temono di fare la fine dell’Italia e del Vecchio Continente.
Gli imprenditori italiani guardano all’Arabia Saudita che è pronta a investire 720 miliardi di dollari. Ayed Al Otah della Camera di commercio di Riad spiega perché.
Nascono i figli delle tunisine reclutate e mandate in Siria per soddisfare i “bisogni” dei combattenti. Un esercito di ragazze madri ora emarginate. Il ministro per gli Affari Religiosi mette in guardia contro i predicatori islamisti. Troppo tardi.
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