Mosè stese la sua mano sul mare; e l’Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. (Esodo 14:21). Ne è passato di tempo dall’episodio narrato nella Bibbia. Oggi Mosè ha perso l’accento e pure la voglia.

Al suo posto sindaci, ministri, imprenditori e compagnia rubando, hanno steso la loro mano sul mare e in Eterno ritirano e fanno ritirare tangenti da gagliardi faccendieri tutt’altro che orientali, rischiando di ridurre il mare in terra asciutta e Venezia in un cumulo di macerie. Ma il problema và ben oltre la Laguna. Abbiamo votato a pochi giorni dallo scandalo dell’expò milanese e stiamo valutando i risultati delle elezioni, mentre il Sindaco di Venezia e un’altra trentina di notabili vengono arrestati per corruzione. Nel frattempo il PIL del Sud è sceso di 4 punti in più rispetto allo scorso anno e la disoccupazione giovanile è arrivata al 46%. In controtendenza rispetto al resto d’Europa, tutta in crescita e soprattutto agli Stati Uniti dove la disoccupazione è tornata ai livelli pre-crisi. Dispiace doverlo ammettere ma quello indicato negli ultimi anni come il “male assoluto”, ovvero Berlusconi, stavolta non ha colpe. Ormai è un poveretto che gira aggrappato a dei foglietti su cui qualcuno deve aver scritto quali medicine deve prendere e a che ora. E neppure il Renzi trionfante ha responsabilità. E’ al Governo da poco. A parte la mancetta elettorale di 80 euro, non ha fatto altro il che, stando alla tradizione democristiana, è un bene. Se stai immobile, almeno non farai danni. E Renzi, promesse, slide e twitter a parte, immobile sta. E responsabilità non si possono addossare neppure al M5S che sta all’opposizione. Ma allora di chi è la colpa se siamo gli unici che non riescono a uscire dalla crisi?

Probabilmente del milione e 200mila elettori che, alle ultime europee hanno dato il loro voto a 27 condannati sparsi nei vari schieramenti. Il P2D (partito dei delinquenti) ha preso più della lista Tsipras. Mettiamoci poi quelli che hanno votato PD, NCD e FI aspettandosi piccoli favori o grandi appalti e il “mistero” è risolto. Non a caso l’Italia è al primo posto quanto a corruzione e all’ultimo per detenuti condannati per quel reato. Se si aggiunge l’enorme evasione fiscale il gioco è fatto. Ecco perché nessun Premier può andare dalla Merkel e sbattere i pugni sul tavolo. Perché la Cancelliera tedesca, fresca della sua visita a Napoli, parafrasando Totò, gli direbbe: “ma mi faccia il piacere!”

Rodolfo De Angelis, Ma cos’è questa crisi, 1933

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