Visioni soprannaturali, divinità transformers, preti che parlano di vita di coppia, esorcismi, miracoli, santini, molestie, rane che piovono dal cielo, minacce apocalittiche, voti di castità e messe di mezzanotte! In Vaticano la gara a chi la spara più grossa ha raggiunto vette epiche e il piccolo stato   ha guadagnato a vita il prestigioso premio internazionale “umorismo involontario con risvolti demenziali”.

Poi arriva un giorno in cui una piccola e in apparenza insignificante ricerca getta luce su una grande e finora imperscrutabile verità. Il Wine Institute of California, organo di controllo della produzione mondiale di vino, ha reso noti i risultati del sondaggio sulla nazione più alcolizzata di vino e il dato sorprendente, ma non imprevedibile è che il Vaticano vince anche qui. Con un consumo di vino procapite di 74 litri annui, due volte quello degli italiani, la capitale dei venditori di fede diventa quella degli acquirenti di spirito. Secondo il Wine Institute le cause sono da ricondurre allo stile di vita e all’età avanzata della popolazione, le nefaste conseguenze tuttavia, sono sotto gli occhi di tutti e nessuno può intervenire. D’altra parte i Rastafari fanno uso di marijuana per aiutare la preghiera e per questo il pontefice è contro la legalizzazione, ma anche l’abate Dom Perignon la sapeva lunga. In ogni caso questo è un buon giorno, trovare la causa del tumore è il primo passo per la cura.

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