La Congregazione per la Dottrina della Fede, altrimenti nota come Sant’Uffizio o Inquisizione, non solo esiste ancora, ma veglia su di noi.

Tra un viaggio offerto dalle casse dello stato italiano e un pokerino coi cardinali, il papa ha recentemente tuonato contro Medjugorje. Non contro la truffa a cielo scoperto che ogni anno genera miliardi, non contro un santuario che promette guarigioni miracolose, non contro l’idolatria dei pastorelli visionari, bensì contro chi ruba a santa romana chiesa. Ladri a casa dei ladri, un gruppo di sei persone si dà appuntamento a Medjugorje per vedere la madonna a orari prestabiliti.

Il biglietto d’ingresso per la visione in fatimacolor director’s cut 3D include un’ostia intrisa di Lsd per stimolare le callose sinapsi degli spettatori. Subito la Congregazione per la Rovina della Mente si è affrettata a sentenziare i veggenti come eretici e untori, da tenere a debita distanza dagli onesti lavoratori porporati. L’inchiesta, diretta dal cardinale Camillo “zombie” Ruini, ha infatti come fulcro la scoperta di un giro economico che coinvolge alberghi, guide turistiche, agenzie di viaggi e scommesse sulle apparizioni, il “fantacredo”. In pratica si tratta di isolare i parassiti della fede e di continuare a vendere solo allucinazioni autorizzate, con sigillo di garanzia del Vaticano. Anche mio zio Giampiero vede la madonna  tutte le volte che gli pestano l’unghia incarnita, ma nessuno lo ha mai pagato per questo. 

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