Urla disumane, insulti, schiaffi e sputi sono indice del profondo disturbo di cui soffrono i parlamentari, specie protetta (da loro stessi) e immortale. I baroni del conto in banca sono affetti dalla febbre dell’oro (“cleptomania aurea”) e il rischio di contagio è a livelli allarmanti.

Escort blu
Da un momento all’altro chiunque di noi potrebbe ritrovarsi in preda a visioni allucinogene di un mondo fatto di bonus fiscali, immunità giudiziaria, scorte, escort e auto blu su strade di mattoni gialli. I sintomi successivi sono un nepotismo irreversibile e la corruzione patologica, seguiti da reazioni cutanee di fronte alla costituzione e ai referendum. Poi lo stadio finale della devianza psicotica: credere di essere l’imperatore dell’universo e di avere ancora i capelli. L’ultimo caso clinico rilevato è quello dell’ex onorevole Ilona Staller che, nonostante la quarantena di quasi 20 anni, ha avuto una ricaduta virale alla notizia della pensione di 3.000 euro al mese. Il risveglio del germe ha causato anche un grave attacco di moralismo infettivo che ha portato il soggetto a dire: “sarei disposta a versare tutto in beneficenza, ma solo se lo faranno anche gli altri”. L’infiammazione della coerenza e il moltiplicarsi delle cellule ipocrite favoriscono l’epidemia, la cui unica controindicazione è il rigonfiamento improvviso del conto in banca degli ammalati. Contro il morbo non esiste un antidoto efficace e l’unica terapia con esito positivo prevede massicce dosi di ghigliottina.  

 

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