Nella stanza segreta del potere c’è solo una cosa che fa tremare i Gran Guardiani delle proprie tasche: la minaccia dallo spazio gay. L’invasione è documentata già dal Paleolitico e oggi è irrefrenabile, nonostante misure di difesa come il disconoscimento delle coppie di fatto e dei matrimoni omosessuali.
Mastini d’assalto
E proprio nella roccaforte dei più saldi principi morali cristiani, dove le alte cariche governative e religiose si sperticano per riconoscere ufficialmente l’omosessualità come malattia, il germe degli invertiti torna a far parlare di sé. Non sono bastati i mastini d’assalto Giovanardi, che essendo di un altro pianeta ben s’intende di razze aliene, o la consueta imparzialità de L’Avvenire, che per lavorarci devi essere battezzato. Di fronte alle nozze della deputata PD Paola Concia con la sua compagna, avvenuta al confino in terra tedesca, si è scomodata Daniela Santanché, nominata sul campo “cacciatrice di frocio”. La paladina del Santo Grano prima si fa vittima e poi accusa “è una baracconata”. Nel perfetto stile di colei che odiava Berlusconi prima di diventare sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e che era in società con Briatore e Lele Mora per poi ripudiare il lusso del Billionaire, tenendo la sua Aston Martin in garage.

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