Per fronteggiare il calo di iscritti alle università, la prestigiosa Cass Business School di Londra ha optato per una soluzione radicale, sostituendo i gestori di fondi con degli scimpanzé.

La ricerca è stata condotta su dati di mercato che vanno dal 1968 al 2011 e contrapponendo le scelte dei manager prezzolati a quelle dei loro pelosi colleghi, proprio questi ultimi si sono rivelati dei maghi dell’alta finanza, conseguendo il massimo guadagno su ciascun investimento. Il principio su cui si basa l’esperimento “zoo finanziario” è che il meccanismo della borsa è simile a quello della roulette, dunque perfino un animale dalla dubbia igiene può trarre profitto da scelte casuali.

Anni di università, master e dottorati giù per lo scarico, la letteratura di settore è ormai carta straccia e le riserve africane sono i nuovi pozzi di petrolio. Le facoltà di Economia e Commercio di tutte le università mondiali si preparano a sostituire l’aula magna con una gabbia per primati e, alla faccia di Darwin, Wall Street verrà trasformata in una piantagione di banane. La grande truffa degli indici di mercato è stata finalmente scoperta: per fare affari basta avere i pollici opponibili.

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