Per gli utenti della tv a pagamento, sempre a caccia dei migliori contenuti al minor prezzo e abituati a confrontare i pacchetti di pay TV più vantaggiosi in base ai propri interessi specifici, suonerà come uno scherzoil contenuto esclusivo cosiddetto “di lusso” di Premium Prestige: una vera e propria pubblicità sulla pay TV.
Come annunciato da Leonardi, responsabile dei contenuti di Premium, sul canale TGCOM24 manca poco al lancio di Premium Prestige, il canale temporaneo di Mediaset, attivo dal 15 novembre al 6 gennaio 2015 sulla piattaforma, come contenitore esplicito di pubblicità e di comunicazioni dei maggiori brand del lusso.

Un “regalo” di Natale poco gradito ai clienti Mediaset Premium che, “senza costi aggiuntivi” potranno fruire dei palinsesti, delle serie tv e addirittura dei cicli di film, creati ad hoc per ospitare i brand e le loro pubblicità dedicate alle festività imminenti.

Una vera e propria pubblicità sulla pay TV, che non sarà di certo accolta a braccia aperte da chi già lamenta le eccessive e ingiustificate incursioni promozionali sui canali di Mediaset Premium, né tantomeno da chi a fatica può permettersi il lusso di una tv a pagamento e ne vedrà invasi i contenuti dal mostro della réclame dello sfarzo.

Brand di alta gamma e una strategia comunicativa efficiente saranno i contenuti pregnanti di questa pubblicità sulla pay TV: affollamento pubblicitario bassissimo, meno del 6%, per garantire la massima esposizione, posizioni singole fuori dai break e break inferiori a 120” per la massima efficacia e sviluppo del palinsesto in funzione degli attori testimonial per assicurarne l’identificazione e il trasferimento valoriale.

Il canale, così configurato e ideato da RTI e Digitalia ’08, sarà gestito da pochi e influenti inserzionisti, in modo da garantire contenuti riservati ed elitari, “di lusso”, plasmati ad hoc sulla fisionomia e sull’identità dei brand e atti ad assicurare la massima visibilità del marchio in questione e, fortunatamente, temporaneo.

Sebbene Mediaset prometta “grandi storie, film e serie ambientate in luoghi emblematici e nei contesti più esclusivi”, di esclusivo,o escludente, sembra esserci solo la beffa di una comunicazione promozionale mascherata, ma non troppo, e l’uso illegittimo di una vera, pura, paradossale e dilagante pubblicità sulla pay TV.

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