Mutui in continua crescita. Il trend positivo, inaugurato nel luglio 2013, assume nel nuovo anno proporzioni ancora più significative, facendo segnare aumenti record. Dopo un lungo periodo di depressione del comparto e di continua regressione, la domanda di finanziamenti da parte delle famiglie ha avviato una fase di netta ripresa, che ora raggiunge le proporzioni più consistenti. I tassi di interesse in calo, inoltre, fanno sì che il contesto socio-economico attuale sia ideale per impegnarsi in un investimento pluriennale. Il web si pone come ulteriore alleato del consumatore e portali per il confronto fra mutui come supermoney.eu permettono agli utenti di analizzare le diverse alternative del mercato, individuando le più adatte a ogni profilo.
Mutui al +49,4% a marzo 2015

L’ultimo Barometro Crif relativo al mese di marzo 2015 ha messo in luce come il settore mutui proceda sulla strada giusta. L’aumento delle richieste da parte delle famiglie si è attestata sul +49,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Prendendo in considerazione il primo trimestre del 2015, l’aumento delle domande su base annua è pari al 37,5%. In entrambi i casi si tratta della crescita più significativa mai registrata dalla società autrice dello studio.

Analisi dei richiedenti

La fascia d’età 35-44 anni ha assorbito la frazione più rilevanti delle richieste di mutui, rappresentando il 37,1% del totale (+2,8%); calano le domande nella fascia 25-35, ferma al 26% del totale (-2,3%). Il 22,1% dei richiedenti ha un’età compresa fra i 45 e i 54 anni.

Il 30,1% delle domande di mutui presenta un’ammontare compreso tra i 100.000 e i 150.000 euro (+1,7%). A richiedere finanziamenti compresi fra i 75.000 e i 100.000 euro è stato circa un quinto del totale (20,9%); il 26% ha avanzato richieste incluse nella forbice 0 – 75.000 euro. Appena il 19,9% dei richiedenti è compreso nella fascia di richiesta 150.000-300.000 euro. I mutui con più richieste hanno durata compresa fra i 15 e i 20 anni (23,6% del totale, +2,6%). Crolla la domanda per mutui di durata superiore ai 30 anni (-5,1%)

Nonostante la domanda in forte espansione, cala il volume medio delle richieste. Le erogazioni cercate dalle famiglie nel primo trimestre hanno un volume pari a 124.291 euro.

Giù i tassi d’interesse

Tra i principali elementi incentivanti, quello maggiormente rilevante è probabilmente relativo ai tassi di interesse sui mutui. Le ultime stime pubblicate da Bankitalia mostrano come il tasso d’interesse, per mutui orientati all’acquisto della prima casa, a febbraio 2015 si è attestato sul valore soglia del 3,01%, in diminuzione dello 0,06% rispetto ai tassi di gennaio.

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