Energia trasmessa senza l’utilizzo di cavi, sfruttando le tecnologie wireless. Ciò che per qualcuno sembrava essere fantascienza è divenuto concreto: la tecnologia è già stata sperimentata. Con successo. Il costo in aumento dell’energia e la questione energetica in generale conquistano spesso gli onori della cronaca, un po’ per le nuove sperimentazioni nel settore, un po’ per il disagio sociale correlato all’impossibilità di molte famiglie a far fronte ai prezzi delle forniture. Il libero mercatodel settore si è proposto con forza come un’alternativa in più, gli utenti del web hanno imparato a usare specifici portali per informarsi e porre le varie tariffe sull’energia elettrica a confronto, il settore rinnovabile cresce in modo rapido e continuo. La speranza – e sembra possa non essere solo tale – è che possa essere proprio l’avanzamento tecnologico, più che le politiche governative, a porre un freno alle emergenze.
Energia elettrica in Wi-Fi: il successo dei giapponesi

Fino a pochi anni fa se ne parlava come una sorta di leggenda legata al mito del criptico e geniale fisico Nikola Tesla; a partire dagli anni ‘60 si è cominciato a guardare alla possibilità reale di dare fattibilità al progetto; oggi diventa realtà: l’energia elettrica è stata trasmessa senza l’utilizzo di alcun cavo di trasmissione, direttamente attraverso l’aria. A riuscire nell’impresa è stata l’agenzia spaziale giapponese Jaxa la quale, a quanto comunicato, è riuscita a trasmettere 1,8 kilowatt di elettricità attraversando una distanza di 55 metri. La trasmissione è avvenuta senza alcun intoppo ed è stata canalizzata all’interno di un ricevitore.

Un primo importante passo

La distanza coperta dalla prima sperimentazione dal Sol Levante non è di quelle che spingono all’esaltazione. Senza dubbio, però, la lieta conclusione dell’esperimento pone un primo, fondamentale tassello sulla strada verso l’implementazione futura di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il settore energia.

Questa è la prima volta – ha dichiarato Yasuyuki Fukumuro, a capo del progetto – che qualcuno riesce a inviare qualcosa come due kilowatt di energia elettrica via microonde fino a un piccolo obiettivo, usando un delicato strumento di controllo della direzione” – aggiungendo poi che – ci vorranno però decenni prima che potremo vedere un’applicazione pratica della tecnologia: forse negli anni 2040 o oltre”.

Quali sono i reali vantaggi?

La vera forza di quel tipo di energia sta nella sua inesauribilità. L’obiettivo, ora, è quello di riuscire a sviluppare tecnologie simili da inviare nello spazio, in modo da trarre una forma di alimentazione che prescinde dai cicli diurni e dalle condizioni atmosferiche. Servono tempo e risorse economiche, ma trovare investitori disposti a scommettere su tali innovazioni non dovrebbe essere affatto complicato.

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