Internet è diventato uno strumento fondamentale per i professionisti degli ambiti più diversi ed essere presenti in rete permette di far conoscere la propria attività a un numero di persone elevatissimo. Ormai trovare un’offerta vantaggiosa è alla portata di tutti, basta confrontare le tariffe di Infostrada con quelle di Telecom e degli altri operatori presenti sul mercato.

Diffondere comunicati stampa, consolidare il proprio network professionale, vendere prodotti e servizi: la presenza in rete offre ai professionisti un gran numero di vantaggi. Ma per chi il lavoro non ce l’ha? Secondo una recente ricerca, quasi 7 disoccupati italiani su 10 cercano lavoro online. Google si è affidata alle analisi di Duepuntozero Doxa per scoprire il rapporto tra «Gli italiani e i motori di ricerca».
Cercando di individuare le abitudini degli utenti, la ricerca ha rivelato che la maggior parte degli internauti tricolore usa i motori di ricerca per cercare lavoro, ovvero il 67% degli italiani. L’indagine ha intervistato un campione di mille persone tra i 18 e i 54 anni che usano abitualmente Google e altri motori di ricerca.

Dall’analisi emerge che il 66% degli italiani cerca in rete consigli e suggerimenti per “svecchiare” la propria professione e renderla più innovativa, mentre il 48% degli utenti spera di trovare idee brillanti e di successo per avviare una start-up. 

Inoltre, il 47% del popolo della rete usa i motori di ricerca per rispondere ad annunci di lavoro e il 40% collezionano contatti tramite social, forum e quant’altro per rimpolpare il proprio network professionale. Insomma, Internet, oltre a risultare più appetibile di un centro dell’impiego, sembra offrire agli utenti spunti creativi che possono migliorare la propria condizione professionale, altrimenti irreperibili sui canali tradizionali.

Forse è per questo che, oltre a consigli e tutorial, diventa sempre più facile incappare in annunci sul web che riguardano professioni poco conosciute o mainstream. Il 63% degli utenti italiani ha dichiarato, infatti, di aver trovato grazie a Google nuovi tipologie di lavori ai quali non aveva mai considerato. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che è proprio la diffusione di Internet la causa principale dell’“invenzione” di nuove professioni.

Tra questi spicca la figura curiosa del tree climber, un atleta con il pollice verde che offre servizi di potatura alberi con la tecnica dell’arrampicata su rocca. Una professione che sta entrando nel mercato italiano è quella dell’assistente al parto, la duola, già diffusa all’estero che offre servizi a madri e puerpere. Il “memoryaugmentationsurgeon” è invece un medico specializzato nel recupero della memoria degli anziani.

Tra crisi del mercato del lavoro e la diffusione capillare di Internet che deve rispondere alle esigenze di maggiore mobilità degli utenti, questa ricerca compie un perfetto ritratto dell’Italia di oggi dove, secondo l’amministratore delegato di Duepuntozeo Doxa Federico Capeci, si sente la “necessità di cercare le opportunità lavorative in maniera diversa, proattiva e con un pizzico di creatività”.

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