Come catturare un latitante di Cosa Nostra. Un libro, quello di I.M.D. poliziotto della Catturandi di Palermo, che ci spiega nel dettaglio come arrivare all’arresto di boss mafiosi. Non è cosa facile perché ci sono vari anelli di protezione del mafioso latitante, fino ad arrivare all’anello zero che è formato da quelli che ospitano il boss.

Il favoreggiatore che ospita il latitante non è un pregiudicato ed è estraneo alla “ famiglia”, in modo da garantire una copertura che non attiri l’attenzione degli investigatori. Punto debole dei latitanti è impartire ordini e quindi dovere comunicare con varie persone, quindi rendendosi vulnerabili. Gli ordini telefonici sono banditi e sono utilizzati dei frasari, che solo nel clan conoscono. Molto famoso il sistema dei “pizzini” di Provenzano che, con frasi apparentemente di fede, impartiva ordini precisi.

I.M.D. nel suo libro “Catturandi – da Provenzano ai Lo Piccolo come si stana un pericoloso latitante” ci foto_catturandi_2fornisce un’attenta lettura del fenomeno mafioso e di come si può sconfiggere. L’autore precisa che non basta l’attività repressiva, occorre una nuova cultura: “bisogna far capire ai giovani che esiste un’alternativa alla mafia e che è l’unica strada vincente da seguire. Ciò implica un forte investimento in termini strutturali, con la creazione di scuole, palestre, centri ricreativi, biblioteche, ma anche commissariati e stazioni dei carabinieri. La gente deve avvertire la presenza dello Stato, le strade devono essere pulite, illuminate, le case servite da acqua e gas, le aree in stato di abbandono bonificate e rese fruibili”.

I.M.D. arriva a dire che, senza un cambio culturale, anche 1000 catture non servirebbero a niente, la mafia troverebbe sempre nuovo humus su cui risorgere. Lo scrittore- poliziotto fa anche notare che sarebbe opportuno collaborare tra le forze dell’ordine, nella cattura di latitanti e in operazioni investigative. Adesso non è così e capita che si trovano a investigare sulla stessa situazione polizia, carabinieri, guardia finanza, senza contare la D.I.A. Un vero spreco di forze e di soldi pubblici, eppure basterebbe una volontà politica per non creare questi disservizi. Inoltre è sottolineato che più volte l’operatore di polizia è mortificato da scelte legislative inique e non idonee.

foto_smantellano_catturandiParole profetiche quello di I.M.D. Proprio in questi giorni, il Questore di Palermo ha spostato otto degli uomini della Catturandi in altri reparti, ora rimangono solo dieci uomini in questa famosa sezione. La cosa strana è che c’è ancora un latitante eccellente da arrestare, Matteo Messina Denaro, che ha fatto perdere le sue tracce dal 1993. Ricercato per associazione mafiosa, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materiale esplodente, furto e altro. Propria ora che occorrerebbe serrare le fila per catturare l’ultimo pericoloso latitante, sembrerebbe quasi che lo Stato preferisca libero Messina Denaro. Dalla gente comune, nel silenzio assordante della stampa, arriva un messaggio di speranza. Cittadini stanno raccogliendo firme per ripristinare questa mitica squadra di eccellenza che ha assicurato alla giustizia latitanti del calibro di Brusca, Provenzano, Lo Piccolo, Raccuglia. Lo Stato Italiano terrà conto delle firme di tanti cittadini e delle richieste dei suoi poliziotti?

I.M.D., Catturandi – da Provenzano ai Lo Piccolo: come si stana un pericoloso latitante, editore Dario Flaccovio, 12 euro.
Link: http://www.facebook.com/GiuLeManiDallaCatturandi?fref=ts

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