MILANO. Le immagini sulla Cecenia con cui il fotografo Davide Monteleone ha vinto il prestigioso Carmignac Gestion Photojournalism Award sono esposte fino al 21 giugno al Museo Minguzzi.

Questo premio ha una particolare valenza etica in quanto promuove ricerche in parti del mondo lontane momentaneamente dall’attenzione mediatica, ma delle quali e’ opportuno mantenere viva l’attenzione. E’ appunto il caso della Cecenia, di cui non si sa più nulla, dopo che in un recente passato vi era infuriata una rivolta, con relativa feroce repressione, per ottenere la piena indipendenza dalla Russia. Nelle foto in bianco e nero di Monteleone, non vi è più alcuna traccia di guerra civile ed anche gli edifici distrutti dalle cannonate dell’esercito russo sono stati ricostruiti. La popolazione ha però dovuto accettare una dittatura filorussa, testimoniata dalle grandi effigi dei capi a fianco di quella di Putin. Sulla religione vi è stato un compromesso: le donne hanno la testa coperta dal chador musulmano, ma portano vestiti attillati e tacchi alti. Si è ripreso anche a fare sport, come dimostra una palestra dove giovani si allenano alla lotta. Nato a Potenza nel 1974, Davide Monteleone è stato corrispondente dalla Russia dell’Agenzia Contrasto ed ora lavora come free lance.

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