Torna a Roma la IV edizione il Film Festival Turco. Dal 16 al 19 aprile al cinema Barberini si alza il sipario sull’attualità della Turchia attraverso i film e gli autori che più la rappresentano.Ferzan Ozpetek, in qualità di presidente onorario del Festival, presenterà la rassegna che comprende quest’anno 12 film tra lungo e cortometraggi che fotografano lo stato dell’offerta cinematografica del Paese attraversando i vari generi con autori giovani o già affermati per prodotti popolari o più ricercati. A tale proposito vale ricordare Perché non riesco a diventare Tarkovski? (storia tragicomica di un aspirante regista) e Prossimamente di Cem Yilmaz regista e attore legato artisticamente ad Ozpetek.

Apertura di Gala al cinema Barberini il 16 aprile con Se mi dimentico sussurra  di Çağan Irmak, la storia di Hatice, una volta grande star della musica pop, che torna, afflitta dall’Alzheimer, nella casa d’origine a ritrovare la sorella maggiore Hatife che invece nutre ancora risentimento per i loro anni giovanili. All’inaugurazione saranno presenti Saranno presenti Ferzan Ozpetek insieme al regista Çağan Irmak, gli interpreti Hümeyra Akbay e Mehmet Günsür,  l’Ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia Aydin Sezgin e il presidente del Festival Serap Engin.
Çağan Irmak (İzmir, 1970) regista e sceneggiatore, ha scritto e diretto una serie dove narra la tensione politica degli anni ’80 e il susseguirsi dei conflitti fino all’anno 2000. Ha diretto otto lungometraggi e vari corti. Premio alla carriera viene assegnato quest’anno alla grande Hümeyra Akbay, presente nella rassegna con La gente di mio nonno di Çağan Irmak. Hümeyra è l’affermata compositrice e cantautrice di brani entrati nelle top parade degli anni ’70. Ha intrapreso la carriera di attrice prima in teatro, poi in televisione fino al suo esordio al cinema con il toccante Operaio Fortunato di Atif Yilmaz, seguito da una carriera scandita da numerosi successi cinematografi. La gente di mio nonno, firmato dallo stesso regista del titolo di inaugurazione, narra la grande trasformazione di una famiglia vista dagli occhi di un ragazzino e di suo nonno costretto ad emigrare da Creta lasciando a sette anni la sua terra. Un racconto di relazioni famigliari sul filo della memoria, la nostalgia delle origini nel confronto tra le culture turca e greca.
Perché non riesco a diventare Tarkovski? di Murat Düzgünoğlu, è la storia tragicomica di un aspirante regista con grandi ideali, che per campare realizza film televisivi da quattro soldi ispirati alle storie delle canzoni folk turche. Il suo più grande sogno è di poter realizzare un film come il suo idolo, Andrej Tarkovskij. Murat Düzgünoğlu (İstanbul, 1969) si laurea in Cinema e Televisione all’Università di Marmara. Debutta ancora studente con il sorprendente cortometraggio ‘Lontananza’. C’era una volta di İlksen Başarır racconta di Nehir, una ragazza che un giorno ascolta una canzone che la colpisce profondamente al cuore tanto da indurla a mettersi sulle tracce del musicista. E lo trova. Conosce così Ozan, una persona lunatica. Una relazione senza una via di uscita. Ilksen Başarir,”ambasciatrice” insieme ad altre della presenza femminile nel cinema turco, è nata a Istanbul nel 1978. Nel 2009 ha girato il suo primo e pluripremiato lungometraggio Amore in un’altra lingua. Del 2010 è il secondo film Carosello, anche questo in cartellone in importanti festival internazionali. Ieni alla mia voce di Hüseyin Karabey. In un villaggio curdo sperduto tra le montagne, la piccola Jiyan assiste all’arresto del padre da parte della polizia turca. L’uomo è sospettato, insieme ad altri, di essere un terrorista e verrà rilasciato solo se la famiglia consegnerà le armi in loro possesso. Il film ha vinto un importante premio per la colonna sonora dai connotati etnici, molto suggestiva e qui rappresentativa del forte elemento identitario per coloro privati d qualsiasi diritto. Hüseyin Karabey (Istanbul 1970), regista, sceneggiatore, produttore. Si laurea in Cinema nel 2001 presso l’ Università di Marmara, dopo gli studi di Economia. Ha fondato il dipartimento di cinema nel Centro Culturale di Mesopotamia. A testimoniare la varietà dei generi in programma, non mancano le commedie come Festa di nozze di Selçuk Aydemir. Il film, campione d’incassi, segue quattro amici di un villaggio dell’Anatolia che decidono di sposarsi con un finanziamento collettivo. Ma non tutto procede nel verso che avevano previsto… Selçuk Aydemir è un giovane regista e sceneggiatore nato a İstanbul nel 1982 e laureato in Aereonautica presso il Politecnico di İstanbul. Ha ottenuto il successo con la serie televisiva İşler Güçler. Altro titolo di impianto comico è Prossimamente di Cem Yılmaz nel quale Zafer è un ladruncolo che si guadagna da vivere con la vendita di dvd contraffatti ed altre attività illegali. Ma un giorno, rimproverato dalla moglie, capisce che se non torna sulla retta via il suo matrimonio andrà a rotoli. Per salvare il rapporto ritorna al precedente mestiere di ‘attore’. Lo aspetta un’avventura divertente, rocambolesca e ricca di implicazioni sentimentali. Cem Yilmaz (Istanbul, 1973) ha lavorato anche in Italia ed è molto legato umanamente e artisticamente a Ferzan Ozpetek per il quale è stato uno dei protagonisti di Magnifica Presenza. È un poliedrico attore, comico, sceneggiatore, regista, fumettista e uno dei più popolari comici della Turchia. Nel 1998 debutta nel cinema. Il successo arriva con la commedia fantascientifica G.O.R.A. – Comiche spaziali, di cui è anche sceneggiatore. Ha prestato inoltre la sua voce alle versioni in lingua turca di Bee Movie e Arthur e la vendetta di Maltazard.

I cortometraggi

In Una tazza di caffè turco, diretto a quattro mani da Nazlı Eda Noyan e Dağhan Celayir, una donna anziana e sua nipote sfogliano l’album di famiglia. La donna anche se dapprima rifiuta di vedere le foto che la riconducono ai vecchi tempi non riesce però ad opporsi ai richiami del passato. Mano a mano emerge la sua storia di una ragazzina data in sposa in tenera età. Nazli Eda Noyan è nata a Izmir nel 1974. Laurea in Arte Grafica e master all’Università di Florida, attualmente insegna alla Facoltà di Comunicazione in un’ università nei pressi di Istanbul. Dağhan Celayir, nato a Istanbul nel 1978. Diploma al liceo Francese Galatasaray e laurea in arti visive. Tra i suoi numerosi cortometraggi, tre di loro hanno ottenuto riconoscimenti in diversi festival internazionali. Con Diario di una partita il giovanissimo regista Deniz Özden racconta dall’interno di un bar le emozioni, discussioni e aspettative, in una parola il “tifo” per la propria nazionale di calcio nella partita contro l’Olanda. Metafora di una nazione alle porte dell’Europa ancora segnata da forti contraddizioni civili. Eniz Özden, nato a Istanbul nel 1990, ha debuttato a soli 18 con il cortometraggio Germania. Successivamente ha lavorato per la televisione come cameraman e aiuto regista. Ha scritto e diretto il suggestivo Müezzin. Il tempo del melograno di Cevahir Çokbilir narra la difficile esistenza di Hatice, la donna che conserva il melograno da dare a suo figlio Mustafa, arrestato in seguito al colpo di stato militare dell’ ’80. Cevahir Çokbilir, 27 anni, nasce a Gaziantep. Si è laureato al Dipartimento di Cinema e TV di Ankara. Ha debuttato come aiuto regista in varie serie televisive. In Ieri oggi domani di Anıl Kaya, il giovane Alp, per poter dimenticare i ricordi al lungo tenuti segreti, comincia a lavorare in una biblioteca. Ma il tempo che passa tra gli scaffali lo avvicina ancora di più al passato. Anil Kaya, 30 anni, di Ankara, studia prima Economia e poi Comunicazione e Design. Dal 2008 realizza cortometraggi e con questo vince come Miglior Film al prestigioso Festival Cortometraggi Re Midas di Eskişehir. İrme, di Mert Gökalp, descrive il rapporto di amore-odio, eterno scontro e incontro tra un padre e un figlio nella splendida cornice delle acque del Mediterraneo. Mert Gökalp nasce ad Ankara nel 1978. Lavora come fotografo e cameraman. Ha partecipato a quattro mostre fotografiche e pubblicato il libro Creature Marine della Turchia. È un noto autore di documentari con particolare attenzione alle tematiche ambientali.

La rassegna è organizzata da SRP Istanbul con il supporto del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia.
L’ingresso alle sale durante il festival è libero fino a esaurimento posti.
Per saperne di più: http://www.filmfestivalturcodiroma.org

 

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