Ore 9.54 Legge gli esiti degli ultimi sondaggi sempre più favorevoli al MoVimento Cinque Stelle. Secondo SWG, per esempio, Beppe Grillo è il candidato più probabile per la vittoria delle prossime edizioni di Sanremo, Masterchef e Amici. Seconda una ricerca di Pagnoncelli, invece, a Uomini e donne Teresanna sceglierà Vito Crimi. Secondo i sondaggi di Luca Ricolfi, inoltr… oh, andiamo, come se qualcuno considerasse affidabili i sondaggi di Ricolfi.

Ore 10.10
Studia i prossimi obiettivi del MoVimento Cinque Stelle: far uscire l’Italia dall’Europa, l’Indonesia dall’Asia, l’Iowa dagli Stati Uniti e Daniele Bossari da Mistero.

Ore 11.23
Legge i passaggi salienti di un comunicato che Beppe Grillo gli ha spedito via mail. “I paragoni tra MoVimento Cinque Stelle e fascismo sono gravemente offensivi oltre che scorretti sia dal punto di vista etico che dal punto di vista storico. Un simile confronto rischia di sminuire una colpa gravissima: la privazione della libertà personale caratteristica di quel regime profondamente anti-democratico”. Niente da dire, stavolta il comunicato di Casa Pound è davvero pesante.

Ore 13.32
Definisce con Beppe Grillo i prossimi personaggi da insultare: ormai alla lista mancano solo Gino Strada (“Più che Strada, direi Gino Via. Via dai co*****i”), Nelson Mandela (“Ti chiami Nelson? E allora vai a lavare i piatti”), Michail Gorbaciov (“Anche io ho una voglia in testa: la voglia di prenderti a calci nel c**o”) e Aung San Suu Kyi (“E alura? Suu Kyi anca mi e non rompo mica i maroni come te”).

Ore 14.29
Si accorge che, ora che ha conquistato il 25 % delle preferenze, il MoVimento Cinque Stelle è diventato una Casta. Per questo ordina a Beppe Grillo di scrivere un post per screditare il MoVimento: “Basta, mandiamoli a casa questi grullini. Gente incapace e incompetente, è ora di finirla, a casa! Almeno prima i parlamentari sapevano rubare. Questi non sanno fare nemmeno questo!”.

Ore 14.44
Riceve una segnalazione anonima secondo la quale pare che Giovanna Mangili, senatrice del MoVimento Cinque Stelle, passando davanti a una vetrina dell’Expert abbia guardato un televisore acceso per oltre dieci secondi. Un comportamento che non può non avere conseguenze: la senatrice per non essere espulsa viene obbligata a leggere tutti i commenti dei post del blog di Beppe Grillo degli ultimi quattro anni, correggendo gli errori grammaticali di ognuno di essi e riscrivendo in minuscolo quelli in maiuscolo. Inoltre, dovrà imparare a memoria tutti i dialoghi del film Topo Galileo, e postare almeno 12mila commenti positivi nei filmati di Youtube con spezzoni di Cercasi Gesù.

Ore 16.00
L’ostracismo nei confronti della televisione non si placa. Gianni Rivolta, consigliere comunale del MoVimento Cinque Stelle a Cesano Maderno, viene cacciato perché nel 1998, quando era in quarta elementare, ha partecipato a una puntata di Solletico insieme con la sua classe. Marco Nannini, invece, viene espulso dal meet up di Pinerolo perché una volta nel 2005 è finito per sbaglio in un’inquadratura del programma Linea Verde. Escluso anche Lucrezia Marini, colpevole di essere comparsa in un filmino della comunione di un suo cuginetto.

Ore 20.01
Con una mossa a sorpresa, stabilisce che Beppe Grillo settimana prossima dovrà andare ospite in una trasmissione tv. Al momento le opzioni possibili sono tre: Top Gear, dove si potrebbero dimostrare le prestazioni straordinarie delle auto di canapa; Pianeta Mare, dove praticando al fianco di Tessa Gelisio la pesca a strascico si potrebbero esaltare le potenzialità della rete; o Uomini e donne, dove il tronista Beppe Grillo verrebbe corteggiato da Berlusconi e Bersani, intenzionati a ottenere una maggioranza più ampia.

Ore 23.12
Ordina a Beppe Grillo di addormentarsi.

Ore 23.40
Si prepara per andare a letto: toglie la parrucca e si guarda allo specchio. E anche oggi, caro Vittorio, incredibilmente, nessuno si è accorto della tua vera identità. “Samir, hai finito di lavare i piatti?”. “Sì dottore”. “Per terra hai pulito?”. “Sì, dottore. “I vestiti per domani sono pronti?”. “Sì dottore”. “D’accordo Samir, puoi andare. A domani”. “A domani, dottor Feltri”.

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