Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più antiche, tanto che i Greci e gli Egizi ne conoscevano già le proprietà. Oggi è presente un po’ dappertutto e non vi è casa di campagna o orto che non ne possegga un cespuglio. L’etimologia del suo nome deriverebbe per alcuni dal latino da rosamaris cioè “rosa del mare” secondo altri da rhus e maris che significa “arbusto di mare“.

In ogni modo, qualunque sia la sua origine, è una pianta sempre strettamente legata al mare visto che cresce spontanea sulle scogliere che si affacciano sul Mediterraneo. Sono numerosissime le leggende e le “ricette” proposte a base di rosmarino. Nelle “Metamorfosi”di Ovidio si parla di una principessa, Leucotoe, figlia del re di Persia Laocoonte, della quale si innamorò Apollo, dio del sole. Questi entrò con l’inganno nella stanza della giovane e la sedusse. Il padre, venuto a conoscenza dell’onta subita, si infuriò e, non potendo prendersela con Apollo, troppo potente, punì con la morte la debolezza della figlia. I raggi del sole irradiati sulla sua tomba trasformarono il corpo della giovane in una splendida, odorosa pianta che si ergeva verso il cielo, simbolo di eternità. Forse a seguito di questo mito derivò l’usanza degli antichi romani di coltivare piante di rosmarino sulle tombe dei propri cari. D’altro canto resti di rosmarino furono rinvenuti nelle tombe dei Faraoni risalenti a epoche ben più antecedenti. Medici illustri del I secolo quali Dioscoride (“De ars medica”), Ippocrate e Galeno già conoscevano le proprietà del rosmarino e lo inserivano nelle loro preparazioni. Un editto di Carlo Magno dell’anno 812, obbligava addirittura i contadini a coltivare negli orti una pianta di rosmarino, il cui profumo, si diceva, contenesse l’anima della terra stessa. Infatti la terra dove era piantato veniva considerata sacra e molte pozioni medicamentose del tempo contenevano, oltre a fiori e foglie della pianta, anche un pizzico di terra grattata dalle sue radici.

Da un punto di vista fitoterapico il rosmarino, ricchissimo di flavonoidi, è un potente antiossidante in grado di inibire l’ossidazione cellulare e il conseguente invecchiamento. Usato come decotto è un eccellente depurativo e disintossicante del sangue e del fegato. È efficace nei casi di meteorismo e dei disturbi intestinali in genere, nel caso di spasmi ventrali, vertigini, inappetenza. In aromaterapia, grazie alla presenza dell’olio essenziale che conferisce alla pianta una potente azione antibatterica e antisettica, è impiegato come pianta balsamica utile in caso di raffreddore, tosse e febbre. Sempre la sua essenza svolge un’azione energizzante sull’organismo e sulla psiche, utilissima in caso di esaurimento psicofisico, stanchezza e depressione. Inoltre il rosmarino ha proprietà astringenti dovute al tannino, per cui è indicata in caso di diarrea, emorragia e quando il flusso mestruale è troppo abbondante. Per uso esterno, i risciacqui sono efficaci contro il mal di denti e le frizioni per i dolori reumatici ed il mal di testa. Usato per risciacquare i capelli, stimola i follicoli piliferi alla ricrescita e previene la calvizie precoce e l’alopecia. 

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