La camomilla (Camomilla Matricaria) è sicuramente la pianta più conosciuta in fitoterapia. Diffusa in Asia ed Europa cresce spontanea in terreni aridi, così folta da essere considerata una pianta infestante. Il nome deriva dal greco chamàimēlon = mela della terra, per l’odore che somiglia a quello della mela nana.

Il nome del genere, Matricaria, invece, proviene dal latino matrix, che significa “utero“, con riferimento al potere calmante nei dolori mestruali. I fiorellini gialli che la caratterizzano conducono a ritenere la camomilla una piantina del sole. Secondo una leggenda egiziana, infatti, sarebbe stata dedicata al dio del Sole Ra. Durante il Medioevo, epoca funestata da epidemie, il potere della camomilla si esplicava, ad esempio, appendendone un ciuffetto sulle culle dei bambini per proteggerli dalla peste e difenderli  dai demoni. Le giovani donne, invece, se ne servivano per fare filtri d’amore e attirare l’amato, a patto che la piantina fosse raccolta la notte di San Giovanni, prima della mezzanotte.

Nel linguaggio dei fiori la camomilla rappresenta la forza nelle avversità ed è in grado di fornire la forza necessaria a combattere i problemi quotidiani. Conosciuta universalmente come blando sedativo, la camomilla  trae questa caratteristica da un’altra leggenda: Giuseppe e Maria, durante la loro fuga per raggiungere l’Egitto e salvare il piccolo Gesù dalla furia di Erode, si trovarono nel deserto, stanchi e assetati. Giuseppe sapeva che un’ interruzione nel cammino sarebbe stata fatale e allora, esortò la famiglia proseguire fino a che non raggiunsero una piccola oasi. Maria, esausta, prese una ciotola dalla sua sacca. Ai bordi del piccolo specchio d’acqua c’erano dei fiorellini di camomilla, Gesù fece cenno alle corolle di cadere nella ciotola della madre sconsolata. Maria, bevendo quell’acqua fiorita, si calmò e riprese coraggio. Da quel giorno la camomilla ebbe la benedizione di Gesù, e divenne l’erba del sonno dedicata alle mamme ansiose.

La camomilla non ha però solo un potere sedativo in caso di ansia e insonnia, esercita anche un’azione miorilassante, in grado cioè di calmare gli spasmi muscolari, soprattutto a livello gastrico. Per lo stesso motivo è utile in caso di dolori mestruali e colite nervosa. Grazie alle mucillagini in essa contenuta, viene utilizzata come rimedio lenitivo e decongestionante dei tessuti cutanei, ad esempio in caso di dermatiti, ulcere o gengiviti. La pianta è usata anche come analgesico in caso di nevralgie e sciatica. Mentre, il costosissimo e raro olio essenziale, è un eccellente disinfettante.

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