Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino ha condotto uno studio sull’inquinamento dell’aria nella zona, appunto, di Fiumicino i cui risultati sono indubbiamente interessanti, oltre che inquietanti. Riceviamo dal Comitato, e volentieri pubblichiamo, questa nota e lo studio allegato.

Il dossier è stato realizzato autonomamente dal Comitato a valle di una indagine sull’inquinamento attuale dell’aria a Fiumicino fondamentalmente per trovare riscontri ai dati presentati da AMA nel documento di Studio di impatto ambientale associato al progetto del mega impianto a biogas che si vorrebbe localizzare a Maccarese per trattare fino a 108.000 tonn/anno di presunta frazione organica dei rifiuti di Roma, la famosa FORSU che allo stato attuale esiste solo nel libro dei sogni del Ministro Clini. Noi questo impianto lo combatteremo fino all’ultimo respiro ed all’ultimo euro disponibile per le azioni legali.

Purtroppo non abbiamo trovato nulla di strutturato; Fiumicino, il suo aeroporto internazionale, il suo territorio, semplicemente non esiste sia per l’ARPA Lazio, sia per la stessa Amministrazione, a meno che i dati non siano secretati e non accessibili ai Cittadini. Abbiamo quindi condotto un’indagine approfondita di quanto presente in rete.

In particolare abbiamo recuperato alcuni documenti della Provincia di Roma, della Regione Lazio, dell’ARPA Lazio ed abbiamo riassunto il tutto, documentando le fonti, in un dossier che gioco forza non può esprimere in modo organico e strutturato la situazione sul campo, ma che riesce a far trasparire una situazione di estremo disagio ambientale del territorio, una completa assenza delle istituzioni preposte al monitoraggio, al controllo, alla mitigazione di eventuali rischi per la salute. Difficile localizzare i punti più a rischio in quanto le aerovie di atterraggio tagliano completamente il comune da Nord a Sud, l’Autostrada, l’Aurelia, la Ferrovia lo tagliano nell’altro verso.

Nel mezzo c’è una riserva naturale del Litorale insidiata sia dal mega impianto a biogas proposto dall’AMA sia dallo spuntare in modo incontrollato di impianti a biogas di potenza sotto il Megawatt, che passano purtroppo mediante procedure semplificate di carattere tecnico. Peccato che gli uffici tecnici non abbiano nessuna possibilità di valutarne l’impatto ambientale con dati ante opera.

Tutto questo rafforza la nostra posizione di ferma contrarietà all’impianto ipotizzato a Maccarese, la nostra richiesta di monitoraggio capillare del territorio, una moratoria alle autorizzazioni di qualsiasi potenziale impianto che possa peggiorare il livello delle emissioni. Ci sembra una richiesta lecita, legittima, imprescindibile visto che proprio l’ARPA Lazio, in una situazione per certi versi simile, Civitavecchia, ha avviato almeno due progetti di monitoraggio dell’aria ed anche a Ciampino è previsto un simile progetto. Per Fiumicino pare che ci sia qualche previsione di spesa per il 2014.

Non possiamo e non vogliamo combattere questa battaglia da soli e condivideremo informazioni ed iniziative con tutti i Comitati e le Associazioni di Fiumicino che vogliono combatterla e vincerla questa sfida. Ieri questo dossier è stato notificato formalmente in primis al Sindaco Canapini in quanto responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, e per conoscenza a tutto il
consiglio comunale; inoltre abbiamo formalmente richiesto ad ARPA Lazio di conoscere i dati di valutazione della qualità dell’aria relativi agli ultimi anni, verificata l’irreperibilità sul sito dell’Agenzia.

Una ultima amara riflessione: come è possibile solo pensare all’ipotesi di raddoppio dell’aeroporto senza avere un quadro chiaro ed un sistema di controllo delle emissioni nell’aria? Se il “quadro” poi dovesse esistere vogliamo vederlo per essere certi che l’assenza di dati su Fiumicino non celi una situazione forse più drammatica di quella che i pochi dati reperiti già evidenziano.

Il Dossier è in allegato ed è disponibile sul nostro sito internet www.rifiutizerofiumicino.it.
Studio sull’inquinamento dell’aria a Fiumicino condotto dal Comitato Rifiuti Zero – ottobre 2012

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