E’ probabile  – ha continuato Perifano – che difficilmente vengano rispettati i tempi stretti imposti dalla normativa e, man mano che le previsioni vengono approfondite, risultano ancora più evidenti le incongruenze e le lacune di cui abbiamo sempre parlato”. Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, Ester Perifano.  

  

 

Il segretario dell’Anf entra, quindi, nel merito, e sottolinea come le prime, immediate conseguenze ricadranno sulle istituzioni ordinistiche: “Gli Ordini dovranno rapidamente ripensare la loro organizzazione, poiché la legge li grava di una serie di adempimenti di natura burocratica alla quale  

 

occorre far fronte rapidamente nel migliore dei modi. Già entro marzo, ad esempio, dovranno trasmettere per via telematica al CNF tutti gli Albi e gli Elenchi di cui sono custodi, sulla base dei quali il CNF redigerà, entro il mese di giugno, l’elenco nazionale degli Avvocati. Una new entry nel nostro sistema, che diventerà, evidentemente, il punto di riferimento per imprese e P.A. per il conferimento di incarichi professionali, soprattutto quelli aventi dimensione nazionale. Da qui la necessità di rispettare, e anzi accelerare, i tempi già stretti imposti dalla normativa.”. 

Quanto alle poche note positive, una novità è decisamente dietro l’angolo “Entro 60 giorni dalla entrata in vigore – continua Perifano –  e quindi al massimo entro i primi di aprile, un consistente numero di delegati di Cassa Forense dovrà scegliere tra il Consiglio dell’Ordine e il Comitato dei

Delegati. La riforma lo prevede espressamente nelle disposizioni transitorie. E questo è certamente un effetto positivo : le norme vanno, almeno in questo caso, nella direzione giusta, evitando il cumulo di cariche e l’accentramento di funzioni, a volte anche in conflitto di interessi, in una unica persona”.

“In questo quadro – conclude Perifano – il compito che attende il CNF , peraltro fiero sostenitore di questa riforma, è certamente gravoso. Ma siamo certi che non mancherà un’azione efficace e rapida in questa lunga fase di definizione dei regolamenti attuativi, poiché non è certo mancato il tempo per arrivare preparati all’appuntamento. Occorre, poi, contemporaneamente, dare l’avvio alla esecuzione della seconda delibera approvata dal Congresso di Bari, con la quale gli avvocati chiedevano immediate modifiche alla legge, semmai fosse stata approvata. Insomma, non è un periodo di riposo quello che ci aspetta nei prossimi mesi.”

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