ROMA. Quando una delegazione ha consegnato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti le 10.000 firme in favore dell’apertura e della migliore fruizione dei siti archeologici fra Portus e Ostia Antica, la sensazione fra la nutrita pattuglia del Comitato che attendeva fuori era di soddisfazione. Non solo perché la risposta del Presidente è stata positiva e non di circostanza, ma anche perché quella delle firme è stata solo il primo passo verso un’organizzazione di tutta l’area archeologica dei Porti imperiali e di Ostia Antica, con la certezza di trovarsi affianco un ente come la Regione. Questa è la certezza di uno dei giovani archeologi come Valerio Cané che insieme ad altri specialisti sta aiutando il Comitato, la certezza che da ora in poi i siti di Portus e necropoli non saranno fruibili da pochi fortunati, ma accessibili a tutti. Soddisfazione esprime anche Maurizio Quadrana segretario generale della Cgil Roma centro litorale, presente nella delegazione che ha incontrato Zingaretti, in quanto intravede la concreta possibilità che molti nuovi posti di lavoro si creeranno se si pensa a tutto l’asse che va da Porti imperiali a Ostia come ad un unico sistema culturale e turistico. Nuove possibilità di superare la crisi economica del settore commercio attraverso l’apertura dei siti le intravede anche Franco del Monaco della Confcommercio di Fiumicino: il nuovo turismo che arriverebbe da un’iniziativa come questa permetterebbe di rialzare tante serrande di negozi costretti a chiudere.

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